Alba Adriatica, spiaggia di alimentazione: la firma che “blocca” l’intervento

Alba Adriatica. Tre mesi per una firma che ancora non arriva. Le incertezze sui tempi di realizzazione della spiaggia di alimentazione della zona nord di Alba Adriatica, la maxi-opera da 2milioni di euro per arginare e compensare i fenomeni erosivi, ruotano in questo momento attorno una determina del settore ragioneria della Regione che ancora non si concretizza.

 

La gara d’appalto, con l’aggiudicazione dei lavori di ripascimento controllato alla ditta spagnola Dravo, è datata 17 novembre, con la trasmissione dell’atto al settore finanziario della Regione per i relativi impegni di spesa. La firma dirigenziale, però, ancora non è stata apposta e il cantiere, ovviamente, non può partire.

“Vogliamo avere delle risposte chiare e che ci venga detto realmente come stanno le cose”, va dritto al nocciolo della questione Ivan Lazzarini, “ vice-presidente del Comitato anti-erosione, che rappresenta il malessere di tutti gli operatori della zona nord. “Non vogliamo vivere le stesse situazioni dell’estate 2021, quando l’opera non è stata fatta. Abbiamo l’esigenza di conoscere, nel dettaglio, come stanno le cose per programmare la prossima stagione estiva”.

Le criticità. Oltre alla firma mancante, c’è anche la questione delle vongole da dover spostare della zona dove è previsto il prelievo di sabbia. Tutte questioni che vanno di pari passo con l’apertura del cantiere e la realizzazione dell’opera. E i tempi sono molto stretti, anche in considerazione del crono-programma necessario per realizzare l’opera di ingegneria marittima.

“Servono risposte”, aggiunge Lazzarini, “ e la politica, oltre a doverle fornire in questo frangente, deve anche risolvere gli intoppi burocratici che si sono materializzati. Gli ostacoli, ora che l’appalto è stato perfezionato, vanno rimossi. L’opera è irrinunciabile, anche nei tempi di realizzazione, non solo per la zona nord, ma anche per le zone a sud dell’intervento”.

 

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