Se il cantiere aperto da alcune settimane dall’Unione dei Comuni prosegue, dall’altra esistono delle problematiche che vanno risolte in maniera tale che il primo tratto (quello compreso tra Alba Adriatica e Corropoli) possa essere realizzato e perfettamente fruibile.
Sono almeno tre le questioni che sono state analizzate nel corso di un vertice che si è tenuto nel cantiere, tra l’amministrazione comunale, i tecnici dell’Unione dei Comuni, l’assessore regionale Dino Pepe e la ditta appaltatrice dell’opera.
Tre sono gli elementi da risolvere e per i quali si cercherà una soluzione in modo poi da apportare, eventualmente, alcune piccole modifiche al tracciato originario.
Una delle questioni significative riguarda la mancanza di argini sul Vibrata nella parte iniziale del tracciato (ad ovest della Statale 16), che rischiano poi di inficiare il percorso ciclo-pedonale. Serve un intervento del Genio Civile per realizzare alcune opere, con una spesa comunque di diverse migliaia di euro. Che va stanziata e prevista. Sotto questo profilo, una richiesta alla Regione è stata fatta.
Poi c’è la questione della definizione degli espropri, che nella fase che ha preceduto l’immissione in possesso delle aree dei privati, qualche frizione l’ha prodotta. Infine, c’è da risolvere la questione legata al passaggio nella zona del nuovo depuratore di Alba Adriatica, in fase di realizzazione.
La pista dovrebbe in un tratto costeggiare l’impianto, ma su questo aspetto la Ruzzo Reti dovrebbe cedere una piccola porzione di area e la questione ancora non sembra essere stata definita. Insomma, una serie di aspetti che andranno risolti nel prossimo futuro, in modo da realizzare la prima dell’opera e renderla fruibile.