È un piccolo viaggio quello che fa Domenico Di Matteo, presidente del Movimento civico Val Vibrata-Monti della Laga in ordine al nuovo tracciato ciclabile che è in corso di realizzazione nel tratto tra Alba Adriatica e Corropoli.
Progetto finanziato dalla Regione e gestito, sul piano operativo e progettuale, dall’Unione dei Comuni.
Di Matteo non è contrario all’opera, ma pone una serie di dubbi sul percorso seguito.
Sono almeno tre le criticità evidenziate. Dalla mancanza di un collegamento con i percorsi ciclabili di Alba Adriatica (la pista allo stato attuale parte all’ingresso di via XXIV Maggio, ad ovest della Statale), la questione degli argini e dei relativi espropri, il fatto che non sia stata prevista una sorta di convenzione tra i comuni di Alba e Corropoli per le attività di pulizia e manutenzione del “budello” ciclabile.
” Per come è stata pensata a gestita”, sottolinea Di Matteo, ” l’opera rischia di rappresentare solo un modo per non perdere dei finanziamenti e concludere il tutto in vista delle elezioni regionali. La fretta, unita alla mancanza di una programmazione preventiva, rischiano poi di confezionare un intervento che presenta diverse criticità. A partire poi dalle questioni di sicurezza legati ai rischi di erosione del Vibrata durante le piene. Gli interventi fanno fatti con criterio, tutelando tutti gli attori interessati all’opera e ai proprietari di aree agricole presenti lungo il tracciato”.