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Cronaca Teramo

Alba Adriatica, pista ciclabile e depuratore: azienda artigianale decide di trasferirsi

Alba Adriatica. Pista ciclabile tra le aziende e nuovo depuratore. I due nuovi accadimenti che rendono complicate le attività di carico e scarico delle merci.

 

Così un’azienda che opera nella zona artigianale di Casasanta ad Alba Adriatica, rompe gli indugi e decide di trasferirsi altrove, in un Comune dove “l’amministrazione è al servizio delle imprese e del cittadino”. La chiosa, decisamente polemica, è contenuta in una nota (non la prima per la verità) che l’associazione Alba Artigiani (che raggruppa le aziende che operano nella zona ovest della cittadina) ha inviato al sindaco Antonietta Casciotti.

L’azienda che ha annunciato la volontà di trasferirsi altrove è l’Accessori Val Vibrata, che attualmente occupa una trentina di dipendenti.

 

Un rapporto mai semplice. La realizzazione della pista ciclabile e la chiusura del cantiere per il nuovo depuratore, che a detta dell’associazione degli artigiani sta producendo disagi ai Tir che si recano nella zona per le attività di carico e scarico delle merci, rappresentano, però, solo gli ultimi capitoli di problematiche mai sanate. ” Nella zona artigianale manca di tutto.

A nulla sono valse le lamentele manifestate nel corso degli anni. Le aziende hanno speso migliaia di euro per effettuare le opere di urbanizzazione imposte dall’Ente. L’ufficio urbanistico ha rilasciato i vari certificati di agibilità, dimenticandosi quanto di sua competenza “ossia di allacci di luce, gas, acqua, fibra ottica: indispensabili per rendere valido lo stesso certificato”.

 

Pista ciclabile. Il percorso della pista ciclabile sul lungo Vibrata, in corso di realizzazione in queste settimane, ha rappresentato per gli aderenti dell’associazione, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

” Ad oggi”, prosegue la nota, ” oltre a confermare che il Comune non ha fatto nemmeno un allaccio, la situazione è peggiorata, se non precipitata con danni irreparabili. Con la costruzione del depuratore, la strada a ferro di cavallo è stata chiusa al traffico con un cancello, facendola diventare senza sblocco e senza segnalazioni. Ogni tanto qualche Tir resta ingabbiato. Ora non è più possibile fare manovra: si può entrare o uscire in retromarcia con l’aiuto di qualche persona di buon senso.

 

Viabilità ridotta. “Vanno fatto i complimenti a coloro che hanno pensato di restringere la carreggiata dalla strada della zona artigianale, facendo risparmiare qualche centinaia di euro all’Ente per gli espropri. Eliminando i parcheggi per gli operai e bloccando completamente l’accesso all’azienda in questione”.