E’ un passaggio con il quale il gruppo di maggioranza alla guida del Comune di Alba Adriatica replica alle esternazioni del Comitato antierosione, che nella fase immediatamente successiva alla visione dello strumento di pianificazione dell’arenile albense ha manifestato più di una perplessità.
In una nota, molto circostanziata, l’esecutivo ribadisce le finalità che hanno favorito l’elaborazione della variante al piano spiaggia, che ovviamente ora dovrà seguire tutti gli step previsti dalle norme in materia. Dalla salvaguardia delle spiagge libere, opportunità d’investimento (in linea con i dettami del piano demaniale regionale), nuovi servizi per il litorale anche con la possibilità di realizzare piscine in forma associata, confermare le nuove zone ad ombreggio, ma con una riduzione a vantaggio delle spiagge libere, la riduzione della fascia di rispetto (come forma compensativa), nel tratto compreso tra la bambinopoli e la pineta litoranea.
“L’amministrazione non ha mai sottovalutato il processo erosivo, di cui certamente non è responsabile e rispetto al quale mantiene costanti rapporti con la Regione”, si legge in una nota, “ e non ha fatto venir mai meno il suo impegno in un percorso sempre condiviso con gli operatori locali e per la soluzione del quale ha garantito il proprio sostegno al Comitato Antierosione nato per questo specifico scopo.
Le dichiarazioni rilasciate generano confusione nell’opinione pubblica, da un lato rispetto alle funzioni dello strumento regionale per la difesa della costa che prevede interventi di contrasto all’erosione di competenza regionale, dall’altro alle funzioni dello strumento urbanistico comunale che prevede indici/interventi edilizi per i concessionari”.
Tra gli elementi al centro di una visione, che alla luce delle dichiarazioni dei balneatori della zona nord non è in sintonia con quanto proposto, figurano i terazzamenti, le traslazioni e gli ampliamenti nelle zone più connotate dal fenomeno erosivo. La posizione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonietta Casciotti, viene così esemplificata.
Spiagge libere. Nell’intento di tutelare le spiagge libere l’amministrazione evidenzia che “ha ritenuto di ridurre le attuali previsioni per il rilascio di nuove concessioni ad ombreggio e di non ampliare definitivamente il fronte di quelle esistenti nel tratto di arenile soggetto ad erosione.
Ampliamenti. Per quanto concerne gli allargamenti stagionali, a breve lo specifico regolamento sarà portato in approvazione in consiglio comunale, valutando poi l’evoluzione della linea di costa, con criteri di equità. In attesa ovviamente degli interventi regionali previsti dal piano di difesa della costa.
Terrazzamenti contestati. “Il terrazzamento”, si legge ancora, “non è un’opera da intendersi come costruzione facente parte di servizi o volumi accessori ma nasce a mitigazione degli elementi di difesa dei manufatti insistenti sulla concessione con la doppia opportunià di essere utilizzati per ombreggio anche nelle giornate di alta marea o per altre attività collegate alle concessioni. E’ uno spazio che evoca il pontile ma al fine di non alterare l’assetto delle correnti marine è posto in orizzontale sull’arenile”.
Traslazioni. Altra questione da sempre sul tavolo riguarda il concetto di traslazione. L’amministrazione ricorda che nel corso degli incontri con i concessionari danneggiati, gli stessi non hanno manifestato interesse per questa soluzione “ tranne uno che ha già beneficiato in passato della procedura e che ha inoltrato una nuova richiesta, ma non supportata da elementi tali da lasciar intravedere l’interesse pubblico che va salvaguardato”.
Piano spiaggia non più rinviabile. “Appare singolare poi l’accusa rivolta all’amministrazione di voler alimentare divisioni tra operatori che nella realtà hanno già pubblicamente evidenziato la mancanza di unitarietà.
Da giorni sono attivi tavoli di confronto con tutti i portatori di interessi diffusi le cui osservazioni verranno attentamente valutate per consegnare alla città uno strumento rispettoso di tutte le esigenze pubbliche”.