A margine della conferenza stampa che l’amministrazione comunale di Alba Adriatica ha indetto per illustrare la propria posizione sul Piano di difesa della costa, percorso che negli ultimi giorni è stato caratterizzato dalla fase delle osservazioni. E l’esecutivo guidato da Antonietta Casciotti ha voluto analizzare, nel dettaglio, quella che è la posizione in merito alle osservazioni.
Ma il discorso, inevitabilmente, è scivolato anche su quella che è la posizione delle associazioni di categoria che hanno evidenziato la propria posizione al riguardo. E sulle frizioni che si sono generate tra gli operatori della zona nord (quelli che ancora pagano dazio alle mareggiate degli ultimi anni) e il resto del litorale. Sotto questo aspetto, il sindaco e gli amministratori presenti (gli assessori Nicolino Colonnelli, Alessandra Ciccarelli, Paolo Cichetti e il consigliere Giuliano Vallese), hanno ribadito la necessità di trovare una sintesi e di non riproporre antiche divisioni che poi avrebbero l’effetto di differire ancora ogni decisione.
Il contenuto delle osservazioni. L’amministrazione ha osservato il Piano di difesa della costa essenzialmente in passaggio, che è quello della classificazione del litorale relativamente al rischio. Ebbene, il Comune di Alba Adriatica ha chiesto di classificare come zona ad alto rischio quella nord e a rischio quella restante. “Riteniamo che da parte della Regione questo tipo di osservazione possa essere accolta vista la situazione in essere”, si è detto nel corso della conferenza stampa.
Spiaggia di alimentazione. Tra le osservazioni non compaiono quelle relative alla maxi-spiaggia di alimentazione che la Regione è intenzionata a realizzare nel 2021, con un investimento di circa 2milioni di euro. E questo perché l’amministrazione vuole analizzare nel dettaglio il progetto regionale (che ancora non è stato reso pubblico) e poi con l’ausilio dei tecnici fare le proprie valutazioni. Anche in questo caso, si aprirà la fase delle osservazioni e in quel caso ogni considerazione sarà più compiuta, sempre sul piano tecnico. E poi valutare anche i tempi di attuazione, anche perché la stessa spiaggia di alimentazione per la zona nord (che prevede comunque anche almeno un pennello di protezione) prevede due fasi di realizzazione.
Piano demaniale. L’altra novità emersa oggi riguarda anche l’imminente presentazione alle associazioni e ai portatori di interesse del nuovo piano demaniale comunale. Cosa che sarà effettuata in remoto, viste le attuali restrizioni. “ Lo strumento”, anticipa la Casciotti, “ prevede delle misure di ristoro compensative per il fenomeno erosivo, ma anche una visione d’insieme anche a tutela dei tratti di spiaggia libera”.