Nel programma triennale delle opere pubbliche, approvato dalla giunta guidata dal sindaco Antonietta Casciotti, infatti, compare anche la rivisitazione di tutta la riviera. L’idea era stata già pianificata. Ora però poggia i piedi su fondi certi e una tempistica tracciata. L’esecutivo, infatti, andrà a contrarre un mutuo (in precedenza il finanziamento era legato alla vendita di cespiti pubblici) e conta di dare avvio alle opere entro la fine del 2021.
La novità, sostanziale, è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Antonietta Casciotti, dall’assessore ai lavori pubblici Nicolino Colonnelli e dal vicesindaco Alessandra Ciccarelli.
Accanto a quella appare un’opera qualificante, attesa da anni, il piano triennale delle opere pubbliche prevede investimenti per 16milioni di euro: 10milioni dei quali da mettere in cantiere per il 2021.
” E‘ un programma ragionevolmente ambizioso“, argomenta il sindaco Antonietta Casciotti. ” E questo dopo aver compiuto un’attenta valutazione sull’esigenze emergenti di una cittadina a vocazione turistica come la nostra e senza di perdere di vista il senso di concretezza che ci guida a valutare le proprietà e le risorse finanziarie disponibili”.
Il grosso della programmazione nel percorso triennale è legato al 2021. Oltre a pianificare la realizzazione del nuovo lungomare, è prevista la ristrutturazione della ex scuola materna di via Duca d’Aosta per 500mila euro (sarà la nuova sede della polizia locale), il parcheggio di via Toscana (440mila euro), e la riqualificazione del bocciodromo (250mila euro).
Annualità 2022. L’esecutivo ha previsto di prevedere 1 milione di euro per gli asfalti (stessa cifra sarà investita nei prossimi mesi), la ristrutturazione della bambinopoli comunale (200mila euro), la manutenzione del ponte sul Vibrata di via Roma (1milione di euro), l’avvio della riqualificazione di piazza del Popolo (500mila euro).
Per il 2023, al momento, è prevista la manutenzione dei marciapiedi in via Rima per 500mila euro.
Al pacchetto di interventi, poi, vanno aggiunti una serie di opere al di sotto dei 100mila euro (che non figurano nell’elenco triennale) e inoltre 4,5 milioni da ripartire nel triennio per gli interventi in materia di edilizia scolastica.