Alba Adriatica, nasce il comitato di quartiere La Stazione. Ecco le prime richieste

Alba Adriatica. Dalla costituzione del comitato di quartiere La stazione, alla nomina di un portavoce alle prime richieste concrete per ridare decoro, e non solo, all’intera zona.

 

Nei giorni scorsi, infatti, ha preso forma l’organismo di quartiere e la nascita dello stesso è stata ufficializzata, nella sostanza, con una lettera inviata anche al sindaco di Alba Adriatica.

“Oggi ci sono due modi di vedere Alba: uno ancorato al passato e un altro rivolto al futuro”, si legge.

“Facendo tesoro del passato e prendendo atto del processo di cambiamento degli ultimi venti anni, ci sono posti dove è necessario un progetto di responsabilità con la speranza che tutti i cittadini trovino un grande collante: quello di dare soluzione alle urgenze con metodo partecipato e condiviso in un’azione sinergica fra cittadini e amministratori.
Questo è lo spirito con cui è nato il comitato La Stazione, queste sono le motivazioni per cui dei residenti del quartiere, stanchi di assistere al continuo degrado della zona, si riuniscono per fare delle richieste alle istituzioni”.

Nel corso dell’assemblea è stata eletta come portavoce Marilena Pepe.
La stessa assemblea, dopo alcuni incontri, ha anche individuato la necessità di adottare alcuni provvedimenti con il carattere dell’urgenza.

– Pulizia costante delle strade del quartiere
– Riattivazione del semaforo di via Roma, non attivo da tempo, diventato fonte
di pericolo per i cittadini che devono attraversare la strada.
– Rifacimento del manto stradale e segnaletica orizzontale di via Regina Margherita, via
Principe Umberto e via XXIV Maggio.

Si chiede inoltre un intervento urgente per la rimozione delle bici parcheggiate sui marciapiedi in prossimità del semaforo e del parcheggio di via Regina Margherita, antistante all’ex Cinema Aurora”, si legge nella nota.
“Le bici lasciate sui marciapiedi, legate ai pali e molte di queste bici menomate dal furto delle ruote, del sellino o del manubrio. Il parcheggio selvaggio delle bici e il loro abbandono danno l’immagine di un ingresso della città abbandonato e disordinato.

Per evitare i disagi e le brutture legate al parcheggio selvaggio delle bici e il loro abbandono è necessario mettere in strada, nei posti giusti, quante più rastrelliere possibili, soprattutto negli spazi adiacenti alla stazione. La presenza di un congruo numero di rastrelliere darebbe la possibilità, a chi si muove con la bicicletta, di parcheggiarla in sicurezza, nel rispetto del decoro urbano e senza la necessità di arrangiarsi alla meglio”.

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