Alba Adriatica. Il suono assordante della sirena dell’ambulanza della Croce Rossa.
Poi un lungo applauso che spezza solo per un attimo la commozione che aleggia in piazza IV Novembre per l’addio ad Alex Cicalè, il giovane volontario della Cri scomparso ieri, in via Ascolana, in seguito ad un tragico fuoristrada in moto.
Una piazza commossa, partecipa e silenziosa ha dato l’ultimo saluto ad Alex. I colleghi della Croce Rossa tutti in divisa per salutare l’amico-volontario, sempre pronto a fari in quattro. E poi tanta gente comune che ha gremito lo spazio pubblico, dinanzi alla chiesa Sant’Eufemia, e stringersi al dolore del padre Daniele e la madre Rosalba, nel giorno dei funerali celebrati da don Stefano Galeazzi, che ha usato parole di sostegno per i genitori, affranti da dolore. E poi la lettera commovente lettera dai colleghi-amici della Croce Rossa.
Quel mondo del volontariato che lo aveva visto crescere come uomo fino a farlo diventare un autentico punto di riferimento per ogni emergenza.
“Non dimenticheremo mai la tua grinta, la tua allegria, il tuo sorriso, eri un ragazzo senza malizia. Sappiamo chi eri e chi saresti potuto diventare. Il ricordo sarà il nostro bene più prezioso, ci mancherai. Grazie per ciò che hai dato”.
Poi al termine delle celebrazione religiosa il feretro del povero Alex, avvolto da una bandiera della Croce Rossa, tra due ali di folla, si è messo in movimento verso l’ultimo viaggio.
Una tragedia, quella che si è consumata ieri lungo via Ascolana, ancora senza un perché. Il giovane in sella alla sua moto, stava percorrendo la provinciale verso ovest quando è finito fuori strada (le cause sono al vaglio della polizia stradale), e terminare la sua corsa contro il muro esterno di una palazzina.