Ad Alba Adriatica, infatti, le telecamere di video-sorveglianza (a breve ne saranno collocate delle altre anche sulle strade e agli ingressi della città) installate dinanzi alle scuole restano “spente” ossia non registrano tra le 6 e le 22. La cosa è venuta alla luce solo di recente, dopo una specifica interrogazione presentata dal consigliere di minoranza, Giuliano De Berardinis.
Una strategia, che qualche perplessità la genera, anche perché così facendo, teoricamente parlando non potrebbero essere documentati eventuali episodi che accadono a ridosso degli istituti scolastici cittadini. Sotto questo aspetto, però, esiste un regolamento comunale, licenziato negli anni precedenti, che prevede il controllo e la tutela degli edifici pubblici e in parte si spiega tal scelta.
Poi, a supporto, anche una normativa nazionale sulla privacy, assorbita nello stesso disciplinare del Comune, che impone regole chiare in caso di presenza di minori. Certo, che la cosa qualche dubbio lo favorisce e magari in ottica futura qualche modifica sul regolamento legato al funzionamento del sistema di video-sorveglianza del Comune di Alba Adriatica potrebbe anche essere apportato, in modo da sanare tale situazione.