Alba Adriatica. La settimana più difficile, in tema di erosione, della storia più recente di Alba Adriatica, è oramai alle spalle. Il mare continua ad essere più mosso del solito.
Ma l’onda da levante si è attenuata, lasciando sulla spiaggia (soprattutto quella nord) effetti evidenti. La giornata di maltempo, quella di domenica, ha scoperto ancora di più un nervo, quello dell’erosione costiera che minaccia il futuro di un intero comparto. La collocazione dei blocchi di cemento, dinanzi agli chalet maggiormente danneggiati dalla mareggiata dello scorso 13 novembre, ha attenuto ulteriori effetti negativi.
Ma il mare ha continuato a scavare, producendo un gradino, in alcuni casi, anche di 80 centimetri. Anche a sud di via Olimpica, però, la mareggiata di domenica si è incuneata per diversi metri verso ovest, entrando all’interno di stabilimenti balneari “lontani” dalla linea di costa. Le preoccupazioni degli operatori turistici, ma dell’intera cittadina, risiede anche nel fatto che l’inverno deve ancora cominciare e con l’arrivo della stagione più fredda, rischi di nuove mareggiate sono concreti.
Nel frattempo, anche ieri le ruspe erano in azione sul litorale nord per cercare di ripristinare alcune situazioni delicate e rinforzare le protezioni. Nel frattempo domani, martedì 19 novembre, una nutrita delegazione di amministratori, operatori turistici e associazioni di categoria sarà a L’Aquila, in consiglio regionale, per far sentire la voce del territorio ed invocare quello che da tempo si chiede. Progetti, fondi e idee chiare (e risolutrici) nella gestione e risoluzione del problema erosione.