Dai riscontri, importanti, nel campo della ricerca ai riconoscimenti il passo, talvolta, è breve.
Paola Saccomandi, giovane ricercatrice di Alba Adriatica (attualmente professore associato al Politecnico di Milano, nella sezione di Misure e Tecniche Sperimentali), nei giorni scorsi è stata insignita del Premio Italia Giovane, giunto alla quinta edizione.
Un riconoscimento che mira a valorizzare le giovani eccellenze, che attraverso la loro opera, in svariati settori, contribuiscono a rendere lo Stivale un paese migliore sul piano dell’innovazione. Paola Saccomandi (figlia della dirigente scolastica Nadia Di Gaspare e del consigliere comunale Remo Saccomandi), è stata le 15 quindici “eccellenze” premiate, tra le 147 candidature selezionate, nel corso di una cerimonia che si è tenuta alla Luiss di Roma alla presenza del vice-premier Matteo Salvini.
IlPremiio Italia Giovane rappresenta un riconoscimento di assoluto valore, anche in consdierazione della qualità delle giuria tecnica, composta da personalità di rilievo, a partire dal Presidente della stessa associazione che ha istituito il premio, come l’ex ministro Andrea Frattini.
Nel caso specifico, Paola Saccomandi rappresenta un esempio di ritorno di cervelli in Italia. Dopo essersi laureata in nel Campus di Bio-Medicina a Roma, ha lavorato per due anni a Stasbrugo come ricercatrice. Attività che gli è valsa poi l’ottenimento di un importante finanziamento della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia. Attualmente, tra le altre cose, la Saccomandi è impegnata nello sviluppo di una piattaforma terapeutica che vede l’utilizzo del laser per la rimozione minimamente invasiva di forme di localizzazione di tumore.