Alba Adriatica, imposta di soggiorno: il Comune ha incassato 220mila euro

Alba Adriatica. Ventimila euro in più rispetto alle previsioni, che fissano l’incasso dell’imposta di soggiorno, per l’estate 2019 ad Alba Adriatica (primo anno di applicazione), a 220mila euro.

 

Presenta diversi chiavi di lettura, anche e soprattutto in proiezione futura, il bilancio definitivo dell’imposta sui cosiddetti flussi turistici. Numeri, progettualità e investimenti dell’introito finanziario sono stati illustrati, nel dettaglio, dagli assessori Simone Pulcini (bilancio), Paolo Cichetti (turismo) e dal consigliere Giuliano Vallese. La valutazione complessiva appare positiva, per una serie di ragioni: dal rispetto delle previsioni originarie (con un gettito addirittura superiore, considerando il movimento turistico) alle dinamiche in ordine alle presenze, che favoriscono progettualità anche in chiave futura.

 

I numeri. Nelle casse del Comune sono finiti 220mila euro, così ripartiti: 90mila euro a luglio, 130mila per il mese di agosto. Per quanto concerne l’incidenza delle varie strutture, 145mila euro è il gettito assicurato dai turisti che hanno soggiornato negli alberghi (85), mentre gli altri 75mila per le altre tipologie di vacanza (case-vacanze, appartamenti, b&b). Sono state circa mille le strutture turistiche finite nel campo di applicazione dell’imposta di soggiorno, con 850 appartamenti. Elemento, questo, di indubbio interesse a dimostrazione poi che l’introduzione della gabella ha visto regolarizzarsi anche molti che effettuano locazioni privatamente.   Gli ospiti nelle strutture censite sono stati 59mila, 11 circa gli esenti.  In questo segmento rientrano gli over 75 (categoria che dal prossimo anno pagherà regolarmente la gabella) e gli under 14 e in misura decisamente minore i portatori di handicap. E va detto che nel 2020 il campo di applicazione dell’imposta di soggiorno sarà estesa alla seconda quindicina di giugno, così come accade anche in altre località.

 

L’identikit del turista. Anche se i dati della tassa di soggiorno sono circoscritti ai due mesi centrali dell’estate (luglio e agosto), alcuni indicatori sono interessanti. La presenza media nelle strutture ricettive è di 4,8 giorni (periodo che cresce in giugno e settembre), mentre le fasce di età più presenti sono quelle dai 35 ai 54 anni e dalla fascia 0-12. Insomma un turismo familiare che ci conferma a queste latitudini. Per quanto concerne la provenienza geografica: il 30% dal Lazio, il 25% dalla Lombardia il 7% dall’Abruzzo. I paesi stranieri con maggiore presenza, invece, sono Germania, Svizzera e Belgio a Svizzera.

Gli investimenti. Il gettito dell’imposta di soggiorno, attraverso il confronto con le associazioni di categoria, aveva già avuto una sua precisa destinazione economica. Buona parte è stata investita per il miglioramento della città (180mila euro) per colorazione pista ciclabile, interventi alla bambinopoli e pinete e attività di decoro e manutenzione della riviera. Gli altri 20mila euro per la promozione turistica. E sotto questo aspetto, l’assessore al turismo, Paolo Cichetti, ha già annunciato per i primi mesi del nuovo anno una campagna web di promozione della località, con potenziamento del sito turistico e creazione dell’app.

I controlli. “L’elaborazione dei dati”, chiosa l’assessore Pulcini, “ consentirà di valutare una serie di dinamiche ulteriori, ma anche di effettuare controlli e verifiche incrociate su possibili forme di evasione. Sotto questo profilo, ci sarà una collaborazione tra l’Abaco, società che si è occupata di introitare i proventi, e la polizia locale, anche sulla scorta di quella che è la nostra banca dati”.

 

 

 

 

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