Alba Adriatica, fratino, giglio di mare e mobilità sostenibile: l’iniziativa FOTO VIDEO

Alba Adriatica. Questa mattina alla “Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare”, nata dalla collaborazione del WWF Teramo e dell’Amministrazione Comunale di Alba Adriatica in un tratto di spiaggia libera del litorale albense, sono state presentate le ultime attività di educazione ambientale portate avanti dal WWF Teramo sul Fratino nell’anno scolastico che si sta chiudendo.

 

Oggi si è svolta l’ultima giornata del progetto che ha visto protagonisti i ragazzi degli Istituti scolastici “Falcone-Borsellino” di Villa Vomano e “D’Alessandro-Risorgimento” di Teramo in un progetto didattico multisciplinare che unisce l’osservazione naturalistica del litorale con la mobilità sostenibile: i ragazzi sono arrivati alla Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare per osservare le specie presenti attraverso un percorso in treno da Teramo a Giulianova e in bicicletta sulla pista ciclabile da Giulianova ad Alba Adriatica.

 

All’incontro erano presenti anche il Sindaco di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti, e l’Assessore all’Ambiente, Nicolino Colonnelli.
Ieri a Giulianova si è svolto un incontro degli esperti del WWF con i ragazzi dell’Istituto Scolastico Comprensivo n. 1 che ha avviato un progetto specifico proprio per la tutela del Fratino.
Nelle scorse settimane la Scuola Don Milani di Giulianova ha aderito al progetto WWF “Il mondo del Fratino” partecipando ad uscite sul campo sia nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano che nella Riserva regionale del Borsacchio.

“Come ogni anno” dichiara Fabiola Carusi, responsabile WWF del Progetto Salvafratino Abruzzo “, attraverso il mondo della scuola, abbiamo cercato di informare i ragazzi sull’importanza della tutela del Fratino e del suo habitat. Purtroppo, nonostante gli sforzi, il numero delle coppie nidificanti diminuisce di anno in anno in Abruzzo, come nel resto d’Italia. Di questo passo in pochi anni saranno scomparsi tutti i fratini che da sempre rappresentano un elemento della biodiversità della costa abruzzese.

 

Le cause sono tutte riconducibili all’uomo: le predazioni da parte dei cani senza guinzaglio, gli atti di vandalismo, ma soprattutto la pulitura meccanica di tutte le spiagge comprese quelle meno frequentate dove le ultime coppie di Fratino cercano rifugio. Proviamo a far conoscere alle nuove generazioni la natura delle aree marino-costiere, sperando che in futuro ci sia ancora qualcosa da proteggere”.

 

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