Alba Adriatica. L’inciviltà e il degrado lasciano spazio all’incuria e anche a potenziali pericoli, visto che gli spazi verdi, spesso e volentieri, rappresentano luoghi di svago e di divertimento per i più piccoli.
Lo scenario rappresentato da due aree verdi della zona centrale di Alba Adriatica (il parco pubblico di via Duca d’Aosta e l’attigua area dell’anfiteatro, prossima ad essere intitolata ad Emanuele Fadani), non è dei migliori.
Tombini scoperchiati (visto che le coperture in cemento o in plastica sono state rotte), che rappresentano potenziali insidie, soprattutto per i bambini che frequentano i due parchi.
Panchine danneggiate e di fatto inutilizzabili (sono rimasti solo gli scheletri), per non parlare poi della “casetta” dove ci sono i dispositivi per irrigare il parco, senza più le ante di protezione.
Di certo, la mano dei vandali è sempre armata e la situazione che si può osservare è figlia di chi, con scarso spirito civico, ha deciso di danneggiare attrezzature e spazi pubblici. Il degrado, però, chiama il degrado e urgono interventi, per cercare di frenare la situazione. In primo luogo eliminando i pericoli rappresentanti dai tombini scoperti.