Anche quest’anno, con l’aggravante che gli assembramenti andrebbero evitati (soprattutto per chi rischia di generarli), nell’ufficio della Poliservice di Alba Adriatica si sono create delle code per poter avere l’ambito calendario dei rifiuti per il 2021. Se da un lato esistono app e distributori automatici di sacchetti per i rifiuti, dall’altra il rito del ritiro dei calendari è un appuntamento irrinunciabile per coloro, ligi alle regole della differenziata, preferiscono avere il cartaceo.
Però questa mattina, visto che il nuovo anno è iniziato e i calendari cartacei, in precedenza, non erano ancora pronti, nella sede municipale di via Bafile c’era una lunga coda, che iniziava da sotto al piazzale. E le polemiche poi si sono trasferite sui social. Tra queste la presa di posizione dell’ex assessore Cesare Di Felice che non è stato certo tenero nella scarsa organizzazione da parte della società che gestisce il ciclo integrato dell’igiene urbana.
“Attesa media in fila di 1 ora e 40 minuti con persone anziane esauste appoggiate da tutte le parti per non cadere”, racconta Di Felice, ” e l’incolpevole dipendente ad arginare una situazione grottesca.
Questa è l’attenzione che la nostra città merita, evidentemente i 4 milioni di euro che il Comune di Alba Adriatica ogni anno versa nelle casse della Poliservice non sono sufficienti”.
E qui si innesta una considerazione ulteriore. Visto il periodo di pandemia, forse, poteva anche essere studiata una formula diversa per la consegna manuale dei calendari, anche a domicilio come accade in altri comuni.