Una costante che si è susseguita durante tutta l’estate ogniqualvolta si sono registrate mareggiate, anche di non straordinaria intensità. L’ultima in ordine del tempo, quella di ieri (martedì 3 settembre) ha amplificato una problematica che, al momento, non sembra trovare soluzioni utili per tamponare l’emergenza. Il mare grosso (e le immagini, più di ogni altra cosa, sono emblematiche) ha eroso tratti di arenile.
Se qualche giorno fa alcuni concessionari avevano dovuto togliere una fila di ombrelloni, ora il lembo di arenile si è ulteriormente ridotto. Nella concessione Stella D’Oro, ieri, i titolari, hanno dovuto togliere gli ombreggi, lasciando in pratica, una sola fila con uno scalino di 140 centimetri. Problemi anche nell’attigua concessione del Boracay, con effetti analoghi se non peggiori.
Ovviamente, le preoccupazioni restano in chiave futura, quando durante la stagione invernale l’intensità e la frequenza delle mareggiate saranno diverse. L’effetto del ripascimento di inizio stagione, in alcuni tratti, è stato quasi del tutto azzerato. Ma viene anche da chiedersi, cosa sarebbe stato senza le attività di riporto della sabbia. Di certo, il futuro dell’economia turistica e balneare, nei tratti più colpiti dall’erosione, passa attraverso un intervento significativo e complesso, che non può più attendere.