Si chiude, probabilmente in maniera definitiva, l’articolato contenzioso che all’inizio del 2019 aveva nella sostanza bloccato i lavori di ricostruzione della porzione di scuola inagibile e dunque abbattuta.
I giudici di secondo grado, infatti, hanno confermato il pronunciamento del Tar che aveva rilevato nell’assegnazione dell’appalto delle dichiarazioni fuorvianti, che poi avevano nella sostanza indirizzato la decisione della centrale unica di committenza della Val Vibrata, che aveva gestito tutte le procedure di gara. Nella sostanza, il Consiglio di Stato, che ha pubblicato la sentenza nelle ultime ore, ha validato il pronunciamento di primo grado con l’esclusione della società che si era aggiudicato l’appalto e la “promozione” di chi nella stessa graduatoria si era classificato al secondo posto (Consorzio Cooperative Ciro Menotti di Ravenna).
Due i temi al centro del contenzioso, che poi avevano a detta dei giudici “alterato” l’assegnazione dei punteggi. La percentuale dei materiali di derivazione rinnovabili e la distanza tra il cantiere scolastico e i luoghi di lavorazione degli stessi materiali.
Nello stesso dispositivo, il Consiglio di Stato ha condannato il ricorrente a rifondere le spese di lite a chi si era costituito in giudizio: il Comune di Alba Adriatica, l’Unione dei Comuni della Val Vibrata a la “Ciro Menotti” per complessivi 9mila euro.
Cosa accade ora. A prescindere dall’esito del contenzioso, il Comune di Alba Adriatica aveva un obiettivo. Quello di poter riavviare i lavori, fermi dallo scorso mese di gennaio e superare l’ostacolo che si era generato e che ha prodotto dei ritardi. Non soltanto in ordine della ricostruzione dell’ala demolita, ma anche di procedere all’adeguamento sismico della parte attuale utilizzata dalla scuola, per il quale durante il precedente esecutivo era stato ottenuto un corposo finanziamento. La logica vuole che, a breve, l’amministrazione comunale affiderà i lavori alla società che nella sostanza ha vinto l’appalto dopo che lo stesso è stato riscritto dal tribunale amministrativo. Prima di far questo, però, saranno necessari alcuni passaggi di natura burocratica che saranno valutati nel dettaglio nei prossimi giorni.