Nel palazzo Melatino ieri mattina ha avuto luogo la presentazione del progetto “Il Fuoco della Terra- Annunziata Scipione” che vedrà durante l’anno tre mostre della pittrice a Pescara, Milano e a Teramo.
L’incontro è stato ideato e proposto dall’associazione Big Match di Teram e hanno partecipato Alfredo Natali, presidente della stessa, Enrica Salvatore, presidente della Fondazione Tercas, la curatrice della mostra Silvia Pegoraro e anche l’assessore del Comune di Tossicia Roberto Esposito. Quest’ultimo ha annunciato la prossima apertura di una sala del Museo cittadino dedicata alle 22 opere che Annunziata Scipione ha donato a Tossicia.
Il progetto comprende tre mostre personali di Annunziata Scipione: a Pescara nell’Aurum dal 19 maggio al 10 giugno, a Milano nella Fondazione Stelline dal 10 al 30 luglio e Teramo in Palazzo Melatino dal 19 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020. Le mostre saranno accompagnate da una ricca monografia a cura di Silvia Pegoraro, con testi della curatrice, di Valentina Muzii e un’antologia critica. Il progetto inoltre ha raccolto la partecipazione della Regione Lombardia e della Regione Abruzzo, il patrocinio del Comune di Milano, del Comune di Pescara, del Comune di Tossicia, del Comune di Teramo, della Fondazione Tercas, la CCIAA Teramo e il sostegno di Enti, Istituzioni e partner privati del territorio.
Ha affermato nel suo intervento Natali che è “un progetto espositivo ed editoriale importante, per l’ampiezza documentaria e la ricchezza visiva, dedicato ad Annunziata Scipione, unanimemente riconosciuta dalla critica come la migliore artista naїve italiana contemporanea, da molti ritenuta vera erede di Antonio Ligabue. […] Un’opportunità per l’Abruzzo di sintonizzarsi con le realtà più all’avanguardia del panorama culturale nazionale ed europeo per valicare i propri confini territoriali […]”.
“Il progetto propone un percorso antologico – ha sottolineato Pegoraro – che comprende un centinaio tra le migliori opere di Annunziata Scipione (opere che scandiscono le tappe del suo percorso creativo dal 1970 circa, fino alla più recente fase espressiva, conclusasi solo a pochi giorni dalla morte dell’artista avvenuta il 24 aprile dello scorso anno) e ben rappresentano la sua ricerca sempre serrata e rigorosa, sia pure sempre aperta alle infinite suggestioni dell’immaginario. Una ricerca che si caratterizza per l’evoluzione verso una sintesi sempre più perfetta tra segno, gesto e colore, tra pensiero ed emozionalità”.