Teramo. Questa volta la vittima non è il fiume Tordino, ma il Vezzola. Altro attentato al patrimonio naturalistico del teramano. Nella notte, infatti, qualcuno ha sversato liquami nel fiume Vezzola, provocando, visivamente, schiuma ed odori maleodoranti nei pressi del corso d’acqua e causando di fatto un grave danno a flora e fauna della zona.
Ancor peggio, se si pensa che tutto lo sversamento finirà (di nuovo, dopo quelli del Tordino) a mare. Impossibile non notare la schiuma questa mattina, impossibile, per i residenti, non accorgersi di quanto poc’anzi avvenuto (una segnalazione è arrivata anche al blogger Giancarlo Falconi).
Sul posto si sono portati gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, il Vigile Ecologico Vincenzo Calvarese ed i carabinieri.
Già prelevato un campione per poterlo poi analizzare. Sotto osservazione la zona che va dall’hotel Michelangelo e due allevamenti nelle vicinanze, sui quali si starebbero concentrando le indagini.
INDIVIDUATO IL RESPONSABILE. Secondo i primi riscontri della Forestale, lo svernamento sarebbe partito da un allevamento di Campli, dopo la tracimazione di una concimaia. Starà alla Procura adesso, a cui la Forestale farà rapporto, decidere se aprire un fascicolo d’inchiesta.