Il Tribunale dice no al concordato preventivo della Teramo Lavoro

Teramo. Il Tribunale di Teramo dichiara inammissibile la domanda di concordato preventivo della Teramo Lavoro. E’ arrivata a pochi giorni di distanza la risposta dei giudici Giansaverio Cappa, Giovanni Cirillo e Stefania Cannavale alla richiesta del liquidatore Gabriele Recchiuti di concordato preventivo e di trovare quindi un accordo con i vari creditori per saldare le cifre (o una parte) ancora pendenti dalla società in house della Provincia.

In ventisette pagine di motivazioni, i giudici spiegano perché non si possa procedere al concordato preventivo per la Teramo Lavoro, facendo di fatto proseguire l’iter della procedura fallimentare per la società ormai in liquidazione.

Gabriele Recchiuti e la società invitano però la Provincia ed i creditori ad un colloquio, “pregando questi ultimi ed i loro legali a soprassedere dalle azioni nei confronti della società e a condividere un percorso comune per la sistemazione delle questioni ancora aperte”.

In sostanza, il liquidatore prova la via del dialogo con coloro che ancora attendono quando dovuto dalla Teramo Lavoro srl.

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