Derby Teramo-L’Aquila, Rifondazione condanna l’uso del lacrimogeno

Teramo. Mentre la Digos di Teramo è sempre più vicina ad individuare gli autori dell’invasione di campo a fine gara e verificare il presunto aiuto da parte di dirigenti e giocatori dell’Aquila ai tifosi stessi per sfuggire gli steward, Rifondazione Comunista condanna il comportamento delle forze dell’ordine nel dopo partita di Teramo-L’Aquila.

“In maniera del tutto spropositata – affermano – la polizia ha ritenuto giusto disperdere i tifosi di casa, sparando lacrimogeni ad altezza d’uomo, mentre da dietro una rete inveivano contro i tifosi ospiti. Tutti i presenti hanno potuto constatare l’assurdità del gesto e la realtà è ben diversa da quella che cerca di tratteggiare la questura con un comunicato fazioso. Erano presenti bambini, famiglie ed anziani e solo per caso non ci sono stati feriti. L’uso indiscriminato di questi pericolosi artifizi, sparati ad altezza d’uomo nonostante ciò sia vietato, deve finire”. 

Rifondazione Comunista ritiene “che l’intera gestione dell’ordine pubblico sia stato fallimentare: quali sono i motivi che hanno spinto la questura a far parcheggiare i tifosi del Teramo nell’area adiacente quella riservata ai tifosi aquilani? Come mai non sono state adottate le misure preventive utilizzate in occasione di partite calde come quella contro la Sambenedettese, quando si obbligarono i tifosi a sostare nel parcheggio del centro commerciale ed entrare dalla tribuna? Forse favorire situazioni di tensione fa comodo a qualcuno per reprimere in modo più semplice? Invitiamo i vertici della questura ad assumersi le proprie evidenti responsabilità, senza tentare di dissimulare i propri errori”.

Impostazioni privacy