Teramo. Una speranza per tutte le donne colpite dalla stessa patologia soprattutto per le nuove generazioni. Così Maria Laura Catalogna, una donna di Teramo di 29 anni affetta dalla stessa sindrome della donna svedese che ha dato alla luce il piccolo Vincent con un utero trapiantato.
La donna, che ha fondato una associazione nazionale dedicata, lancia un appello al ministro della Salute Beatrice Lorenzin affinchè la patologia sia inserita tra le malattie rare. “Quando ho saputo la notizia che in Svezia una donna aveva dato alla luce un bimbo grazie ad un utero trapiantato ho provato una grande gioia”, ha detto all’Ansa Catalogna, che ha scoperto di essere affetta dalla sindrome a 11 anni-, “perché ciò vuol dire che una speranza c’è. Non per me magari, che del fatto di non poter avere figli me ne sono fatta una ragione oramai e troverò comunque un altro modo. Ma per le nuove generazioni, le ragazze che ora hanno 12-13 anni”. La sindrome di Mayer-Rokitansky-Kuster-Hauser, caratterizzata da una malformazione dell’utero, colpisce in media una donna su 5.000. Catalogna ha creato un’associazione per le donne colpite da questa patologia che è in attesa di ottenere il riconoscimento di onlus, ma è già attiva sui social network. “Sono felice che la scienza vada avanti”, aggiunge, “anche se io non sarei comunque propensa a fare l’operazione di trapianto dell’utero, ne ho fatte tante avendo parecchie delusioni e non me la sentirei. Però penso alle ragazze più giovani, per le quali potrebbe essere molto importante”. “Vorrei che si informasse di più su questa patologia. E poi l’obiettivo è riuscire a inserire questa patologia tra le malattie rare. Per questo lancio un appello al ministro della Salute Lorenzin”.
“Apprendo con piacere che una ragazza di Teramo intenda con la sua neonata associazione richiedere l’inserimento della sindrome di Mayer-Rokitansky-Kuster-Hauser tra le malattie rare”. Lo ha dichiarato l’onorevole Giovanna Palma, deputato del Pd. “Accompagnerò io personalmente, se lo vorrà, la giovane di Teramo al ministero della Sanità per sollecitare e intraprendere il giusto percorso. Tutto le strade utili per favorire la nascita di nuove vite sono da percorrere e ridare il sorriso e la speranza a tante giovani italiane è impegno sacrosanto”.