Ma c’è di più i pescatori giuliesi spiegano che “al rientro in porto è stata verbalizzato dalla Guardia Costiera in quanto deteneva a bordo vongole pescate nel pomeriggio”.
Insomma per il Cogevo “oltre il danno la beffa” e ore è pronta a fare “accesso agli atti con i propri legali per capire come fanno questi signori ad arrogarsi il diritto di andare provando in mare con attrezzi di cui non si capisce da dove provengono e se sono dannosi durante il traino in mare sui banchi di novellame. Il Cogevo essere messo a conoscenza di tutto quello che viene fatto sui nostri banchi di vongole di cui noi abbiamo cura affidandoci in modo puntuale allo zooprofilattico di Teramo che interviene con veri monitoraggi”.
Secondo il CdA del Cogevo i rappresentanti del parco “hanno agito sempre in modo ambiguo e continuano, ed è per questo che ora ci troviamo in una eterna battaglia vongolare -Area Protetta. È vergognoso in quanto non abbiamo avuto alcuna risposta dai signori del parco in merito alla nostra istanza di adottare sistema tradizionale antico di pesca nell’Area Protetta. E adesso non contenti rubano anche le vongole fuori dal parco”.