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Teramo, quindici famiglie abbandonate al loro destino

Teramo. Quindici famiglie alle prese con una strada sterrata, priva di illuminazione, segnalazioni stradali e di sistema di raccolta per le acque bianche. No, non siamo in un paesino dimenticato dal tempo, ma a Teramo, più precisamente in via Rivacciolo, traversa di via Averardi.

 

Benvenuti nel “nulla”, perché così si sentono e vivono quindici famiglie in balìa, da quasi due anni, di una situazione che si è fatta ormai insostenibile e che insieme hanno deciso di denunciare il tutto alle autorità competenti, indirizzando una lettera, tra gli altri, al sindaco Brucchi, alla Polizia Municipale ed al Prefetto Valter Crudo.

Il tutto per chiedere che, al più presto, la strada venga messa a norma, onde evitare di mettere giornalmente a rischio grandi e piccoli.

“Risultano altamente rischiosi il passaggio pedonale ed il transito di cicli e motocicli – si legge nella lettera-denuncia – con rischio di cadute dovuto alla presenza di pietrisco e delle buche e canali di cui sopra. Altro rischio è dovuto al contemporaneo passaggio di pedoni ed autovetture in quanto, in caso di necessità di frenata improvvisa, i conducenti delle autovetture non sarebbero in grado di garantire repentinamente l’arresto del mezzo per via del pietrisco che, al contrario, ne produrrebbe lo slittamento incontrollato”.

Non va meglio, ovviamente, quando piove, con detriti e buche che diventano vere e proprie trappole. “Nelle ore serali e notturne la strada è completamente al buio. Tale situazione, oltre che favorire la possibilità di caduta dei pedoni a causa delle numerose buche rese non visibili dall’oscurità, potrebbe allettare malfattori e ladri di sorta che troverebbero senza dubbio alcuno terreno fertile in una via con palazzine abitate e ben nascoste dal buio della notte o dei pomeriggi invernali”. Tutti insieme chiedono un intervento. Al più presto.