Teramo. Bambini che avrebbero dovuto annotare sul diario che non avrebbero usufruito del servizio mensa perché non in regola con l’iscrizione. Mentre le mamme avevano in mano, da tempo, la ricevuta di pagamento effettuato. Questa è la storia di Paola (la chiameremo così) e di sua figlia, che frequenta la scuola elementare di Piano della Lenta a Teramo.
Qualche giorno fa, come ci ha raccontato Paola, ha trovato un avviso sul diario della bambina che recitava così: “Le cuoche hanno rilevato la mancata iscrizione di Chiara (nome di fantasia; ndg) al servizio mensa, per cui si prega di provvedere entro domani, pena la mancata erogazione del pasto”.
Il giorno dopo Paola si reca dalle maestre e dalle cuoche, con in mano la ricevuta di iscrizione protocollata dall’Ufficio Comunale e ricevuta di pagamento. Con lei, altre dieci mamme con lo stesso problema. Dopo poco, arriva la telefonata di una funzionaria comunale: la avvisa che la bambina non può usufruire del servizio perché non è iscritta regolarmente. Quando la madre fa notare di avere tutti i documenti necessari in mano, la funzionaria si sarebbe giustificata, sempre secondo mamma Paola, dicendo che molte delle 1400 pratiche (da giugno; ndg) non erano ancora state inserite.
“Lunedì mia figlia – racconta – è andata a scuola senza colazione, perché doveva essere compresa nei 3,60 euro che paghiamo per tale servizio che pare, tra qualche giorno, aumenterà e che tornata a casa mi ha detto: mamma stamattina la colazione non ce l’hanno data, mi ha dato un po’ della sua una mia amichetta. Chiedendo spiegazioni casualmente vengo a sapere che la colazione non sarà più erogata causa mancanza fondi europei. Non capisco perché, se la colazione non viene più servita, io debba continuare a pagare un prezzo che comprendeva anche ciò che è destinato ad aumentare e non capisco perché dei bambini debbano essere mortificati con un avviso che non sarà loro servito il pasto, anche se in realtà ne hanno il diritto perché iscritti“.
Ma Paola non denuncia solo i disservizi per la mensa: “Non capisco allo stesso modo perché i bambini che usufruiscono del servizio pullmino e tra l’altro mia figlia quest’anno non può permettersi questo lusso, debbano essere lasciati da soli senza nessuno che badi a loro per 30-40 minuti, dall’arrivo a scuola fino all’arrivo delle maestre”.
La nota di Pomante. Sulla vicenda dei disservizi della mensa scolastica, è intervenuto anche il consigliere comunale di opposizione Gianluca Pomante: “Vengo a sapere che la colpa (dei disservizi; ndg) sarebbe delle mamme, che avrebbero dovuto rinunciare a qualche pizza e pagare le rette – spiega in una nota – Sono allibito dall’arroganza di un’amministrazione che evidentemente non si rende conto dei danni che arreca alle fasce più deboli della popolazione con la propria incapacità di gestire eventi che dovrebbero rientrare nella normale amministrazione. Sono allibito per la mancanza di educazione e di stile che dovrebbero caratterizzare la condotta di un amministratore pubblico. Sono allibito per la cecità e l’insensibilitá dimostrate nel trattare da pezzenti cittadini che rivendicano solo i loro sacrosanti diritti. Le mamme forse dovranno rinunciare a qualche pizza per pagare la retta (e dubito che esista una mamma che, per i propri figli, non accetterebbe anche di girare vestita di stracci), ma questa città dovrebbe fare certamente a meno di alcuni amministratori e dirigenti troppo impegnati a garantirsi incarichi e prebende per pensare ai teramani. E qualche amministratore, in particolare, dovrebbe tornare a lezione di educazione e di stile, ammesso che sia in grado di capire la differenza tra un villico e un gentleman”.