A documentare l’accaduto alcuni ambientalisti che poco prima dell’alba hanno notato le imbarcazioni all’interno del trapezio che delimita il parco marino. E non si tratterebbe del primo episodio registrato negli ultimi tempi. Perché già la settimana scorsa erano giunte segnalazioni circa la presenza di alcune vongolare intente nella pesca di frodo del pregiato mollusco bivalve.
I volontari del Wwf che operano sul territorio di Pineto e Silvi nei giorni scorsi si erano attivati per dei controlli dalla costa. E questa mattina sono riusciti a documentare con un video la presenza illegale di vongolare con turbosoffianti nell’unico tratto di mare protetto dell’Abruzzo. Si nota perfettamente che almeno tre vongolare sono all’interno dell’Area Marina Protetta ben al di là della boa di segnalazione del confine.
Come in passato è stata effettuata una segnalazione agli organi competenti affinché i responsabili vengano identificati attraverso il codice di matricola dei natanti e puniti per la violazione.
“L’attività delle vongolare è vietata all’interno di tutte le aree marine protette”, si legge in una nota del Wwf, “a causa del pesantissimo impatto che le turbosoffianti utilizzate per questo tipo di pesca determinano sul fondo marino che viene aspirato, arato e completamente stravolto durante le attività di pesca. Il WWF sollecita l’Area Marina Protetta Torre di Cerrano e gli organi e le forze di polizia che hanno il compito di controllare questo tratto di costa e di vigilare sul rispetto delle leggi e dei regolamenti ad intraprendere azioni incisive affinché queste violazioni vengano immediatamente bloccate e i trasgressori puniti”.