Pineto. “Ci troviamo, purtroppo, a dover denunciare pubblicamente l’ennesimo episodio in cui il sindaco di Pineto aggredisce verbalmente la nostra capogruppo in Consiglio comunale, dottoressa Simona Leonzio”. A dirlo in una nota è la Lega Pineto specificando che il fatto sarebbe accaduto ieri mattina, al termine della riunione della commissione elettorale che si è svolta all’interno del Municipio.
“Il sindaco, Robert Verrocchio, si è reso protagonista di una serie di inurbane, quanto ineducate esternazioni nei confronti della nostra consigliera e ciò sia nei contenuti, che nei modi. Avremmo fatto volentieri a meno di intervenire su una simile situazione, ma considerando che non si tratta del primo episodio e che il tutto si è svolto all’interno della casa comunale (ove molti dipendenti hanno udito le folli grida del sindaco), non ci possiamo esimere dallo stigmatizzare pubblicamente la condotta del sindaco che dovrebbe, quale primo cittadino, dare il buon esempio ed avere una condotta specchiata ed irreprensibile. Ed invece, ci troviamo addirittura a doverlo riprendere pubblicamente e ad esigere da parte sua le pubbliche scuse nei confronti della nostra consigliera”.
“Confidiamo, inoltre, nell’intervento della locale Commissione delle Pari Opportunità, tanto voluta dal sindaco, affinché, condanni tale deprecabile comportamento attuato nei confronti di una donna che, oltre ad essere del tutto fuori luogo, pare diretto ad intimorire, se non ad intimidire, un’amministratrice che sia all’esterno, che all’interno del consiglio comunale, compie alacremente il proprio dovere, sempre al fianco dei cittadini. Siamo certi, infatti, che proprio l’azione amministrativa particolarmente penetrante ed incisiva della dottoressa Leonzio, cui rivolgiamo tutta la nostra solidarietà, sia la causa di questa scellerata uscita (di senno) da parte del sindaco, ma ritenendo che a tutto ci sia un limite non possiamo che attendere che il sindaco porga immediatamente e pubblicamente le proprie scuse alla nostra consigliera con la promessa che simili eventi isterici non abbiano mai più a ripetersi”