Silvi. “Silvi Alta, la sua collina, il suo panorama e la sua definitiva vocazione turistico ambientale, entrino nel perimetro dell’area marina protetta”. Lo chiederà il consigliere di opposizione, nonchè ex vice Sindaco, Vito Partipilo, con una mozione che presenterà al prossimo consiglio comunale.
“Il tempo di definire alcuni dettagli prettamente tecnici e provvederò a protocollare la mozione, per richiedere che il Sindaco, la Giunta e l’intero consiglio comunale, si impegnino affinchè il centro storico rientri in AMP”, assicura Partipilo. “Tante le motivazioni alla base, della volontà di impegnare il consiglio; dal connubio storico e culturale con la marineria locale, riconosciuta dal ministero dei beni ambientali e turistici che è valso il riconoscimento di Antico Borgo Marinaro e che ha visto Silvi e il centro storico, protagonista anche della puntata della trasmissione di Rai Uno “Linea Blu”. La torretta di Belfiore, da cui l’antico nome dell’antica Castrum, che rientra tra le torrette di avvistamento, assieme alla stessa torre di Cerrano, ancora ben conservate, alla possibilità di poter utilizzare il distaccamento comunale, oggi abbandonato, come aula didattica, per la costruzione di un museo permanente del mare e quindi di conseguenza ampliare l’offerta turistica del centro storico”.
“Dopo gli anni bui, ben 4, della chiusura del belvedere, oggi e grazie ad continuativo percorso di valorizzazione non solo mediatico, ma concreto con finanziamenti, quali il consolidamento degli archi, la ricostruzione e restauro dell’arco medioevale, il centro storico, anche e soprattutto grazie alla nascita di attività turistiche di prossimità, fortemente volute grazie al regolamento sperimentale, approvato nel 2016 e oggi in prorogatio amministrativo, sta vivendo un ottimo momento di valorizzazione che, come piu’ volte sottolineato, ha bisogno adesso di concretezza e soprattutto di tutela. Occorre adesso, concretezza e definizione dell’identità che si vuol dare al centro storico e alla sua naturale vocazione. Il piano particolareggiato, sbandierato ma concretamente mai avviato e l’inserimento dello stesso borgo all’interno dell’area marina protetta, sono elementi strategici e imprescindibili, per evitare, che la collina e il suo panorama siano invase dall’ asfalto di una variante alla SS16 tanto voluta e perorata da questa amministrazione”.