Tortoreto, la donna sfrattata trova un alloggio grazie al comitato spontaneo

sit in robertaTortoreto. Lo sfratto viene eseguito, come da programma, ma Roberta Fiano, la donna di Tortoreto affetta da problemi di salute e con difficoltà economiche, trova un nuovo alloggio.

 

E questo grazie allo spirito di abnegazione di un comitato spontaneo (composto da Elena Riccitelli, Floriana Baccolini e Luca Palanca) che ha avviato dapprima una raccolta fondi. Ha sensibilizzato l’opinione pubblica e le istituzioni e poi gli attivisti del comitato pro-Roberta sono anche riusciti a trovare una casa in affitto, dove la donna e il figlio potranno restare.
“E’ difficile”, racconta Elena Riccitelli”, una delle attiviste del comitatol’hanno sostenuta – immaginare l’ansia e la disperazione che ha vissuto Roberta i giorni che hanno preceduto la data disposta. Chiedo a tutti coloro che hanno minimizzato o ironizzato, di mettersi nei panni di chi vive un dramma del genere perché in questo periodo di crisi potrebbe capitare a chiunque”.

Come è noto, la donna affetta da una grave patologia, con una pensione di pochi spiccioli, è stata costretta a lasciare la propria abitazione in virtù di uno sfratto esecutivo, che era stato posticipato di 40 giorni (eseguito ieri), lasso di tempo nel quale ci si è attivati per trovare una soluzione.
La Riccitelli, nei giorni scorsi, è stata ricevuta in Comune dal sindaco Alessandra Richi, dall’assistente sociale e dal consigliere alle politiche sociali, Lilli Piacentini per tornare a perorare la causa di Roberta Fiano e verificare l’esistenza di un alloggio pubblico provvisorio.

” Nella circostanza”, prosegue la Riccitelli, “non sono emerse soluzioni o aiuti ma solo parole tendenti a generalizzare il problema, attaccandosi alla burocrazia e alle difficoltà economiche dell’ente che deve far fronte anche ad altri impegni. Sappiamo tutti che le risorse a disposizione sono scarse, ma sarebbe più logico avere una graduatoria sempre aperta e aggiornata in cui tutti i soggetti in difficoltà possano iscriversi, in tal modo il Comune avrebbe anche un costante “monitoraggio” sul grado delle difficoltà presenti sul territorio. La crisi strappa la casa alla gente e non è facile trovare chi metta disposizione un alloggio non avendo garanzie da famiglie che potrebbero avere difficoltà a sostenere un affitto. Tante case rimangono vuote anche per questo ed è per questo che si dovrebbero cambiare alcune regole e promuovere iniziative dove il Comune potrebbe porsi come garante dando non solo un tetto ma anche serenità a famiglie che sono in attesa di superare un momento di difficoltà”.
Per evitare che lo sfratto lasciasse la donna, il figlio convivente e tutti gli arredi in strada, si è registrata da parte del comitato spontaneo una sorta di corsa contro il tempo. Con la cifra raccolta attraverso i banchetti (poco meno di mille euro), è stato trovato a pagato un alloggio per due mesi. ” Ora ci auguriamo un intervento del Comune”, dicono che potrebbe assumersi l’impegno per il pagamento di una parte dell’affitto per i mesi successivi o mettere a disposizione una casa parcheggio”.

” Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato ed hanno contribuito anche con la più piccola cifra”, aggiunge Floriana Baccolini, ” ed esprimere immensa gratitudine alla famiglia che ha offerto un magazzino dove appoggiare provvisoriamente i mobili di famiglia (neanche questo abbiamo ottenuto dal Comune) e a colui che ha messo a disposizione l’appartamento dove Roberta si è appena trasferita. Ma non ci fermeremo qui. Noi continueremo a sollecitare l’amministrazione e questa “battaglia” spero sia utile non solo a Roberta ma anche a tutti coloro che si troveranno in difficoltà e che hanno il diritto di essere aiutati da chi è preposto a farlo. Da anni il Comune non ha una mappa delle case a disposizione e l’anagrafe di chi vi alloggia. Considerato che, a norma di regolamento, ci sono persone che beneficiano delle case parcheggio da 10, 20, 30 anni quando lo stesso prevede un periodo di sei mesi prorogabili a un anno. Per quanto riguarda le case popolari nessun controllo è stato fatto su chi ne usufruisce e non ha più i requisiti per usufruirne. Sollecitato da noi finalmente il Comune pare che si stia attivando per mettersi in regola”.

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