Tutto questo in attesa degli interventi di ripascimento morbido che erano stati garantiti dalla Regione ma di cui ad oggi non vi è alcuna traccia. Una partenza ad handicap per alcuni proprietari di stabilimenti balneari, con oltre due settimane di ritardo e con un investimento, quello relativo alla sistemazione della sabbia, che sa tanto di vuoto a perdere.
Nonostante tutto non si sono arresi, vanno avanti, pronti ad accogliere le prime comitive di turisti, attesi dalla prossima settimana. I lavori di sistemazione della sabbia finanziati a loro spese, in alcuni casi sono stati portati a termine, e quindi è iniziata l’opera della posa di punti di ombreggio. In altri ancora no. Ma è solo questione di pochi giorni ancora. Sta di fatto che questa situazione, cioè di investire da parte degli operatori rosetani a fondo perduto migliaia di euro ogni anno per risistemare la sabbia, laddove l’erosione l’ha di fatto cancellata, va avanti già da anni.
Soldi che nessuno restituirà. Per quanto riguarda invece l’intervento garantito dalla Regione, che ha girato i fondi direttamente ai comuni interessati dai lavori di ripascimento che dovranno essere eseguiti con una draga, come al solito bisogna fare i conti con la burocrazia.
Nel caso del Comune di Roseto, già da tempo è stato rimesso all’Ufficio del Demanio Regionale il progetto che riguarda il tratto sud del litorale rosetano, quello più a nord a ridosso della Riserva Naturale del Borsacchio e il tratto centrale di Cologna. Al momento manca il via libera per le operazioni tra lo sconforto dei titolari di quelle concessioni di fatto cancellate dall’erosione.