Teramo. Dal prossimo 29 luglio, giorno della convocazione dell’assemblea, la Popolare di Bari acquisirà il 100% del pacchetto azionario di Banca Tercas, dando di fatto inizio ad una nuova fase per l’istituto di credito commissariato da ormai due anni. «Si chiude una fase estremamente critica – ha commentato questa mattina il presidente della Fondazione Tercas Mario Nuzzo – con momenti di eccezionali pericolo per la sopravvivenza della banca. Sono passaggi che aprono un momento successivo, quello della ripresa. La banca deve essere presente sul territorio e deve riprendere le funzioni di cassa di risparmio. Non deve essere dunque solo un istituto capace di erogare credito, ma deve tornare a erogare utili nei momenti di difficoltà di un territorio come adesso». Difficile farlo oggi come oggi per la Tercas, considerate le perdite accumulate dal 2012 stimate in 602milioni di euro secondo la ricostruzione fatta dal commissario Riccardo Sora.
«C’è una copertura delle perdite che si realizzerà attraverso una serie di passaggi – prosegue Nuzzo – prima con l’utilizzo del capitale nominale, poi con le risorse messe a disposizione dal Fondo Interbancario ed infine, ci sarà la ricapitalizzazione. Questo consentirà alla banca, mi auguro entro il mese di agosto, di tornare operativa. Mi aspetto molto da questi passaggi per dare sostegno al territorio, inteso come famiglie ed imprese».
Intanto però si muove Federconsumatori a tutela degli azionisti che si sono ritrovati con in mano azioni della Tercas, ormai carta straccia: “La relazione del Commissario Riccardo SORA conferma le nostre più cupe previsioni: l’ammontare delle perdite del Gruppo Tercas determina l’annullamento del patrimonio e del capitale sociale dell’Istituto, con il conseguente azzeramento del valore dei titoli sottoscritti dagli azionisti – afferma Federconsumatori Abruzzo – In vista dell’Assemblea dei soci convocata per il prossimo 29 Luglio, Federconsumatori Abruzzo sottolinea che il percorso seguito non ha in alcun modo soddisfatto le richieste di trasparenza nei confronti degli utenti e dell’opinione pubblica abruzzese, più volte formulate dalla nostra associazione. Dalla Banca d’Italia, alto organo di vigilanza, e dal Commissario delegato ci saremmo aspettati in particolare un livello ben più adeguato di indagine sulle modalità di collocamento dei titoli azionari nel periodo 2007-2011, che a nostro giudizio registrano gravi profili di illegittimità ai sensi delle norme che tutelano i risparmiatori nei mercati finanziari. Sono oltre 200 i piccoli azionisti che, avvalendosi del supporto di Federconsumatori, hanno inoltrato all’Istituto istanze di reclamo, costituzione in mora e richiesta di tutta la documentazione relativa alle procedure di informazione e alla valutazione del profilo di rischio dei singoli risparmiatori”.
E prosegue: “Dalle prime analisi emerge che, nella maggioranza dei casi, vi sono criticità tali da suggerire l’avvio di azioni giudiziarie di tutela. Resta fermo che Federconsumatori non farà spendere agli utenti nemmeno un euro nei casi in cui non vi sono i presupposti per l’attivazione delle azioni e promuoverà, nei casi in cui i presupposti ci sono, iniziative per gruppi omogenei allo scopo di abbattere i costi e consentire l’accesso anche ai possessori di modesti pacchetti azionari. Ci auguriamo di avere, nel prossimo futuro, un interlocutore (essenzialmente il nuovo azionista di maggioranza, la Banca Popolare di Bari) con il quale attivare un tavolo negoziale che ci consenta finalmente di affrontare i problemi di centinaia e centinaia di risparmiatori che, pensando di fare un investimento sicuro, rischiano di perdere i risparmi di una vita”.