Atri. È un appuntamento storico della cittadina ducale, ma quest’anno, quasi sicuramente, i cittadini e le tante persone che ogni anno si riversavano ad Atri per l’occasione dovranno farne a meno.
Stiamo parlando di Atri a Tavola, la tradizionale manifestazione promossa dalla Associazione locale, Promoeventi. Cosa succederà? Probabilmente sarà semplicemente rimpiazzata da un altro evento, organizzato stavolta dal Comune nell’ambito del Cartellone Unico messo a punto con (e grazie ai contributi della) Fondazione Tercas.
Si chiamerà “Sapori Profumi e Colori dell’Appennino” e ad annunciarlo è lo stesso assessore alla Cultura, Umberto Italiani. “Il Comune ha presentato un progetto complessivo, di concerto con altri partner (Coldiretti – CIA – Oasi Calanchi – Pro Loco e Gal teramano) a sostegno della qualità della vita e della diversificazione dell’economia rurale. Siamo sicuri di accedere ai finanziamenti e dare avvio ad una nuova stagione promozionale che veda coinvolti produttori e attori del nostro territorio”.
“Ciò che c’è di sicuro” controbatte in una nota il Pd locale “è che verranno occupate le date tradizionalmente destinate alla ormai consolidata manifestazione Atri a tavola, che con ogni probabilità vedrà la immeritata fine”.
Ma sono anche altri i motivi che portano gioia e soddisfazione nell’amministrazione guidata dal sindaco Gabriele Astolfi. E sono racchiusi tutti in una cifra: trecentomila euro. A tanto ammontano, infatti, i finanziamenti erogati, a favore del Comune di Atri, da enti pubblici come Regione, Provincia, Europa.
È dei giorni scorsi, inoltre, la notizia dello stanziamento, da parte della Fondazione Tercas, di 80mila euro per lo spostamento della Biblioteca Comunale e dell’Archivio storico nei locali siti all’ultimo piano del Museo Archeologico. La somma, divisa in due tranche, verrà utilizzata anche per la creazione di un portale e di un sistema di consultazione moderno ed efficace. Non è tutto. Ieri è stato sistemato, lungo via Roma, il nuovo punto informativo turistico. La realizzazione della struttura, si legge in una nota dell’ufficio stampa, è stata possibile grazie ai finanziamenti PIT; sempre la Fondazione Tercas, inoltre, ha finanziato per 75mila euro la realizzazione di un centro aggregativo costituito da una struttura polivalente all’aperto per attività ludico ricreative nel quartiere San Gabriele.
“Una struttura” commenta Italiani “che diventerà punto aggregativo per i ragazzi della Parrocchia del quartiere e dell’intera cittadina”. Questo finanziamento si affianca ad altri due contributi ottenuti dalla Regione Abruzzo. Il primo per l’acquisto dei defibrillatori, il secondo di 24mila euro da utilizzare per gli impianti sportivi. E poi, ancora, i lavori di riqualificazione del Centro Turistico Integrato, che dovrebbero partire a breve, per un ammontare di circa 400 mila euro”.
Notizie che per il Pd hanno solo il sapore di annunci pre-elettorali. “Il chiosco che sarà adibito a punto informativo, improvvisamente comparso negli spazi antistanti le scuole elementari, è costato alla comunità la bellezza di 80.000 euro, di cui 20.000 a carico del comune di Atri e 60.000 a carico della Provincia di Teramo, in gestione di un fondo europeo” specifica in una nota il circolo atriano di opposizione. “Detta operazione ricorda molto da vicino la triste e nota storia dell’idrovolante di Catarra. Per il resto, non si può che ringraziare la Fondazione Tercas per il contributo alla cultura e al sociale che ogni anno destina alla nostra comunità”.