“Giuliese spia” è l’insulto comparso sul muro dell’esercizio commerciale in via Mario Capuani ed anche su questo episodio si stanno concentrando le indagini degli uomini della Digos. Gli agenti avrebbero già identificato l’autore delle scritte sui muri del Palazzo Vescovile nella notte tra lunedì e martedì, identificazione avvenuta grazie alle immagini acquisite dalle telecamere di video sorveglianza apposte in centro storico, dove si vede una persona realizzare a più riprese le scritte sui muri del Vescovado.
Qualcuno aveva scelto di manifestare il proprio dissenso all’articolo comparso sul quotidiano La Repubblica, in cui si descriveva la curva teramana come la più a sinistra d’Italia, ribandendo sui muri di piazza Martiri della Libertà come l’unica fede politica della curva sia solo il Teramo Calcio. Le scritte portavano la firma della “Curva Est” e di “Teramo 1913”.
L’imbrattamento dei muri di palazzo Vescovile ha sollevato i mugugni di molti cittadini, soprattutto dei residenti e dei commercianti della zona, esasperati ormai da continui atti vandalici in centro storico.