Bocconi avvelenati nella Val Fino, la Forestale bonifica l’area

Corpo Forestale dello StatoArsita. La morte per avvelenamento di un cane ha fatto scattare una vera e propria operazione di bonifica nella Val Fino ad opera del Corpo Forestale dello Stato. Dopo il decesso dell’animale infatti nello scorso mese di aprile e la segnalazione dei padroni residenti a Castiglione Messer Raimondo, il cane è stato trasportato presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo per le analisi di rito che hanno confermato la presenza di un boccone tossico all’interno della carcassa.

Accertata la causa del decesso, il Corpo Forestale dello Stato ha proceduto a ricercare eventuali altri bocconi ed esche avvelenate nella zona, con l’intervento del Nucleo Cinofilo Antiveleno e quello del Parco Nazionale Gran Sasso Laga. Insieme al personale del Comando Stazione di Arsita, gli uomini della Forestale hanno ispezionato e bonificato tutta l’area interessata con l’ausilio di sei cani, perlustrando in maniera minuziosa il territorio di Appignano, compresa la zona rurale più vicina al fiume Fino, senza comunque rinvenire tracce di sostanze pericolose.

Da cittadini residenti nella zona che, in anni passati hanno subito l’uccisione dei propri animali domestici, sono state raccolte informazioni ed ogni altro elemento utile alle indagini. Quello che è accaduto nel mese scorso rappresenta, in ordine di tempo, l’ennesimo caso che segue quello avvenuto cinque mesi fa, sempre a ridosso del fiume Fino. La zona verrà, comunque monitorata dal personale forestale, impegnato nell’attività investigativa, che potrà essere supportato da qualsiasi informazione e segnalazione di cittadini. 

Gestione cookie