La proposta, avanzata da tempo dal Comitato di Quartiere dell’Annunziata, è stata più volte discussa in varie sedi alla presenza degli ambulanti ma nell’incontro del 4 aprile si è voluto ascoltare, ancora una volta, le parti che sono a favore e quelle contrarie.
FAVOREVOLI. Secondo alcuni, infatti, il mercato rionale estivo offrirebbe l’occasione di poter lavorare un giorno in più e, di conseguenza, aumentare il budget degli incassi visto che ultimamente il commercio sta subendo un forte stallo. Si potrebbe allargare il bacino di utenza a Cologna spiaggia visto che chi frequenta i camping in quella zona sono facilitati a raggiungere l’Annunziata attraversando il ponte di legno e allo stesso tempo attirare i bagnanti che provengono dall’entroterra. Sono favorevoli al mercato i commercianti di via Annunziata, via Lepanto, via Simoncini e del centro commerciale I Portici i quali metteranno a disposizione sia il parcheggio privato che i bagni. Molti cittadini, in special modo quelli che hanno problemi a raggiungere il centro, ritengono che oltre ad essere un’occasione per i commercianti sia anche un’agevolazione per i residenti.
CONTRARI. Non tutti sono d’accordo perché per altri il mercato estivo all’Annunziata potrebbe danneggiare quallo che si tiene il giovedì sul lungomare oppure altri chiedono di essere trasferiti dal paese, poiché le presenza all’appuntamento del sabato sono sempre più in calo.
Nel frattempo il Comitato continua a portare avanti il progetto della vendita di prodotti a Km zero e, in tal senso, si è avuto un incontro con il Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). Secondo il Presidente Patrizia Casaccia, il presidente della CIA sarebbe “favorevole ad un mercato ortofrutticolo in questa zona della città in quanto molto popolosa e ribadisce che non è stato possibile attuarlo a Colleranesco dato che la popolazione è esigua e molti posseggono un orto; per questo, nonostante ripetuti incontri con l’amministrazione, la CIA prese la decisione di non effettuare un mercato in quell’area perché non remunerativo. Il Comitato continuerà a portare avanti la richiesta, senza voler ledere l’interesse di alcuno, ma la decisione finale – conclude Casaccia – spetterà alla Giunta e al Consiglio che sapranno certamente valutare le varie ragioni”.