Teramo. Quindici mesi di reclusione e una provvisionale di 200mila euro per la morte di Sara Rapini, la bimba di tre anni, di Tortoreto, morta dopo un ricovero in ospedale nel dicembre del 2010.
E’ questa la condanna, inflitta dal tribunale di Teramo (giudice Giovanni Cirillo) alla dottoressa Mariangela Ferrari che all’epoca dei fatti lavorava all’ospedale di Sant’Omero, come responsabile del reparto di pediatria. La bimba, che all’epoca dei fatti era stata accompagnata dai genitori all’ospedale di Sant’omero, fu sottoposta ad accertamenti rito, ma la situazione con il passare delle ore, peggiorò, con il trasferimento al Salesi di Ancona, dove morì poco dopo per un arresto cardiaco.
I genitori della piccola Sara, assistiti dagli avvocati Luigi Di Bonaventura e Dario Avolio, hanno visto accolte le proprie ragioni. La fase istruttoria, poi validata dal giudice nella sentenza, ha escluso che la piccola fosse affetta da leucemia e che dunque il decesso sarebbe da addebitarealla condotta negligente del medico. Da qui alla condanna a 15 mesi e una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 200mila euro in favore dei genitori che si sono costituiti parte civile. La Ferrari, infatti, non avrebbe posto in essere tutte le azioni previste dai protocolli sanitari, per evitare il decesso della piccola.