Giulianova. Abbattuto un pino secolare in via Trieste con tanto di permesso e autorizzazione dell’ufficio ambiente sotto le proteste vive di alcuni residenti. “ L’amministrazione Mastromauro continua ad abbattere alberi e l’assessore all’ambiente si fa negare al telefono a numerose chiamate”.
A parlare il presidente della Task Force Ambientale Giuliano Marsili che punta il dito contro il governo della città, responsabile, secondo gli ecologisti, di un continuo abbattimento di alberi di pregio.
“Questa amministrazione non è nuova a queste iniziative – continua Marsili – basti pensare che appena insediato il sindaco Mastromauro e il suo fido vice, nonché assessore all’ambiente Gabriele Filipponi, fecero abbattere il tiglio secolare dietro la chiesa di San Flaviano con la scusa che era malato promettendo di ripiantare alberi di pregio in altre aree, ma se era malato perché continua a vegetare?”
Secondo i tecnici esperti della Task Force Ambientale, che effettuano un monitoraggio continuo del territorio, “l’albero non era malato, né pericolante e pericoloso, ma è stato abbattuto perché dava fastidio a qualche elettore, sul pino poi idem, questo albero era nell’elenco delle piante di pregio dell’associazione ecologista, anche questo perfettamente sano e in nessun modo pericoloso. Da tempo chiediamo le dimissioni dell’assessore Filipponi – aggiunge Marsili – perché non lo si ritiene capace di gestire un settore delicato come l’ambiente e il territorio, e poi sull’abbattimento degli alberi in città non ha preso mai una posizione, ha fatto qualcosa contro chi ha abbattuto decine di pini secolari per dare spazio ad un campetto di calcio nei pressi dell’ospedale al paese? Un vero e proprio scempio passato inosservato per Filipponi e l’Ufficio Ambiente ma non per noi ambientalisti”.
“La notizia preoccupante – conclude Marsili – è che ci sarebbero altre richieste del genere per il quartiere Annunziata, un quartiere depennato dalla riserva naturale del Borsacchio grazie al voto di Ruffini, un politico molto vicino a Mastromauro e Filipponi, mi appello ai giovani del Partito Democratico, spero che in loro ci sia uno spirito più ambientalista e meno cementificatore dei loro colleghi”.