L’UniTe per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Teramo. La Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali dell’Università di Teramo organizza, per il secondo anno consecutivo, un corso obbligatorio di formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro, riservato agli studenti della Facoltà.

L’iniziativa, che si terrà dal 13 al 21 febbraio nella sede della Facoltà a Mosciano Sant’Angelo, rientra tra le misure previste dal Decreto legislativo 81/2008 “Formazione dei lavoratori” e dall’Accordo Stato Regioni 2011. Le oltre 260 matricole della Facoltà verranno formate rispetto alla sicurezza dei laboratori didattici, mentre gli studenti del secondo anno, che hanno già frequentato il primo ciclo di formazione, approfondiranno le problematiche della sicurezza rispetto alle attività nei laboratori professionalizzanti. Nel terzo anno di corso, che verrà attivato nel prossimo anno accademico, con ulteriori lezioni ed esperienze dirette in aziende del comparto agroalimentare, vitivinicolo e biotecnologico, la formazione sulla sicurezza sarà condotta in riferimento a realtà aziendali e in contesti lavorativi applicati, anche con il supporto di docenti dell’INAIL e delle ASL. Il percorso completo comporterà anche l’acquisizione complessiva di 3 Crediti Formativi Universitari.
Come previsto dalla normativa vigente, la formazione acquisita costituirà Credito Formativo Permanente per Settori di attività a Rischio Alto, che qualificherà ulteriormente il laureato nel suo ingresso nel mondo del lavoro. «Con tale iniziativa ? ha spiegato il professor Claudio Lo Sterzo, responsabile del Corso ? la Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali non solo aderisce alle più recenti normative di formazione e informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ma soprattutto integra la formazione professionale specifica del Tecnologo alimentare, dell’Enologo e del Biotecnologo con la cultura della sicurezza. Al termine del percorso triennale, il laureato si affaccerà nel contesto lavorativo con un valore aggiuntivo alla propria formazione e un prezioso bagaglio di conoscenze che finora era il datore di lavoro a dover integrare, con costi significativi».

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