Giulianova, supermercato e rumori molesti: la parola al ‘Tigre’ di via Bompadre

Giulianova. Non tarda ad arrivare la risposta del supermercato Tigre di via Bompadre a Giulianova a quanto diramato ieri in una nota da Palazzo di Città.

Stando infatti a quanto affermato dall’attività commerciale, gli amministratori comunali “perseverano nell’aggravare il danno già procurato al supermercato che, allo stato, ha chiesto un risarcimento di 310mila euro sul quale i giudici dovranno pronunciarsi nella fase di merito”.

Il tar, infatti, non avrebbe accolto nessuna delle ragioni dell’amministrazione comunale e meno che mai ritenuto legittima l’ordinanza sindacale dell’8 ottobre. Il Comune avrebbe omesso che lo scorso novembre, in autotutela (cioè facendo ammenda del suo precedente operato), aveva già dichiarato “privi di effetto i contenuti dell’ordinanza” di chiusura del supermercato precedentemente emessa; il tar, allora, prendendo esclusivamente atto di tale ravvedimento da parte dell’amministrazione, avrebbe ritenuto appunto non sussistere, al momento, il rischio di chiusura per il supermercato (“pregiudizio attuale”).

“Il tribunale amministrativo, anzi – prosegue una nota del Tigre -, con l’ordinanza di ierI, ha implicitamente sostenuto la bontà delle ragioni del supermercato non avendole, come in genere avviene, dichiarate insussistenti. Resta, quindi, il fatto che l’amministrazione comunale (sulla base peraltro di rilievi Arta nulli), pur avendo avuto prima dell’ordinanza sindacale piena consapevolezza che il supermercato aveva già effettuato interventi di contenimento dei rumori, ha emanato comunque un provvedimento di chiusura dell’esercizio commerciale, così manifestando ancor più disinteresse per una zona della citta’ poco considerata dall’amministrazione medesima e, quel che è più grave, mettendo a rischio diversi posti di lavoro. Le vere ragioni per le quali ciò è avvenuto rimangono oscure e sarà compito della magistratura accertarle”.

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