L’Aquila. Il pareggio di bilancio raggiunto nel 2010 dalla Regione Abruzzo, mantenuto per tre anni consecutivi, ha consentito lo sblocco del turnover: per questo le Asl hanno potuto assumere 1900 professionisti, tra medici, infermieri e personale tecnico-amministrativo.
“Un risultato – come lo descrive il presidente Gianni Chiodi – che forse poche regioni in piano di rientro possono vantare”.
“Queste assunzioni – spiega meglio il governatore – ricomprendono sia le sostituzioni di personale cessato che le trasformazioni di precedenti rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Ho sempre pensato che una sanità di qualità si possa costruire solo con personale qualificato ed attrezzature d’avanguardia, ma uno dei miei obiettivi è quello di dare stabilità al personale sanitario in modo che possa specializzarsi e generare delle aree di eccellenza, uscendo dall’incertezza del precariato ma, soprattutto, recuperare la carenza di organico che avrebbe paralizzato i servizi sanitari essenziali”.
Di queste 1900 unità di personale 633 sono dirigenti che per la maggioranza appartengono all’area medica e 1276 provengono dal comparto e per lo più si tratta di infermieriIn media ogni Azienda Sanitaria ha assunto da settembre 2010 ad oggi, più di 470 unità di personale.
“Voglio ricordare – aggiunge Chiodi – che, con la firma del Piano di rientro prima e del commissariamento dopo, all’Abruzzo era stato imposto il blocco totale delle assunzioni di personale, ovvero non era possibile sostituire il personale cessato o andato in pensione. Con il pareggio di bilancio del 2010 siamo stati autorizzati allo sblocco parziale del turn-over. Infatti sia nel 2011 che nel 2012 è stato possibile sostituire il 90% dei medici cessati e il 40% degli infermieri nel 2011 e il 50% nel 2012″.
La Regione Abruzzo oggi ha superato i target previsti dal piano di rientro dei deficit sanitari, sia in termini economici con un equilibrio dei conti strutturale dopo tre anni e sia in termini sanitari con il miglioramento nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Infatti per il triennio 2013-2015, non ci sono più blocchi del turn-over. Si garantisce pertanto la possibilità per le ASL di sostituire tutto il personale che cessa dal servizio e di procedere alla copertura di posti vacanti in organico, che attualmente risultano occupati da personale a tempo determinato. Proprio in virtù di tale concessione da parte del Ministero è stato previsto nel Programma Operativo 2013-2015 un investimento di 6 milioni di euro in più per favorire le assunzioni di personale, previsto per l? intero triennio.
“E considerate che l’Abruzzo – continua Chiodi – dagli ultimi dati disponibili, ha un rapporto tra personale sanitario ed abitanti di 11,1 unità di personale sanitario ogni 1000 abitanti, contro una media italiana di 10,7, di cui di 2 medici ogni 1000 abitanti (la media italiana è di 1,8 ogni 1000 abitanti) e di 4,8 infermieri ogni 1000 abitanti (la media italiana è di 4,4 ogni 1000 abitanti), mentre altre regioni in piano di rientro come il Lazio hanno un rapporto di 8,3 e Puglia e Campania di 9”.