Ad un primo “j’accuse” dell’Associazione di Tommaso Ceci, aveva risposto Marco Bacchion, presidente della Gran Sasso, rinnegando ogni addebito sui ritardi di pubblicazione dei bandi. Ma Ceci rincara la dose: “La responsabilità della mancata apertura della stazione sciistica di Prato Selva è della Gran Sasso Teramano e dei suoi soci e, in particolare del Comune di Fano Adriano e della Provincia di Teramo – afferma – E’ noto a tutti che il contratto con la passata gestione degli impianti aveva scadenza 30 novembre, pertanto è fin troppo evidente che indire la gara per l’aggiudicazione degli impianti ad una nuova gestione è a dir poco troppo tardi per consentire a chiunque l’apertura degli impianti per il periodo natalizio”. E’ scontro anche sulla vita tecnica degli impianti: Bacchion dice che i quarant’anni di vita si sono esauriti quest’anno ed è già stata ottenuta una proroga di quattro anni. Ceci è di parere opposto.
“E’ noto a tutti che la seggiovia Prato Selva – Colle Abetone smetterà definitivamente di funzionare a causa del termine della vita tecnica a fine settembre 2014”. L’Associazione è comunque consapevole che, difficilmente, sarà possibile una riapertura degli impianti: “Ormai è certo che Prato Selva non potrà aprire per il periodo invernale ed è inutile trincerarsi dietro sterili giustificazioni finalizzate a rimandarsi le responsabilità tra i vari protagonisti di questa assurda storia e di attivare tutte le forze in campo affinché Prato Selva non chieda definitivamente”.