Fano Adriano. L’Associazione Uniti per Fano Adriano si scaglia contro la Gran Sasso Teramano ed il Comune per la chiusura degli impianti a Prato Selva.
Mentre infatti a Prati di Tivo la stagione sciistica, con la riapertura della sp 43, è finalmente iniziata, nella vicina Prato Selva non si scia perché due diversi bandi di gestione degli impianti sono andati deserti. “La mancata riapertura degli impianti genera un danno incalcolabile all’economia del comune e della provincia – spiega Tommaso Ceci, presidente dell’Associazione –. Le amministrazioni locali e quella provinciale hanno trascurato le istanze di pochi abitanti della montagna e le loro difficoltà. La Gran Sasso Teramano ha avviato la gara per l’affido delle strutture con notevole ritardo, mentre l’amministrazione di Fano Adriano non ha svolto i propri compiti istituzionali nel far valere le ragioni in difesa dell’attività economica del territorio. Chiediamo l’intervento della Regione”.
Anche perché, secondo l’Associazione, per riavviare gli impianti ci vorrebbero 70mila euro di investimento iniziale e, come minimo, venti giorni di tempo.
“Praticamente la stagione sciistica è compromessa – prosegue Ceci – Il progetto di affidare gli impianti a imprenditore locali prospettato da Bacchion? Parliamo di cose serie, è meglio”.