Alba Adriatica, spaccio nella casa rosa: arrestato clan Levakovic

danilo_levakovicAlba Adriatica. I carabinieri stroncano un traffico di droga gestito dalla famiglia Levakovic, con base operativa nella casa rosa, l’immobile all’ingresso nord di Alba Adriatica, già sotto sequestro per un’indagine sui patrimoni immobiliari accumulati in maniera illecita.

Questa mattina i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal capitano Raffaele Iacuzio, hanno notificato quattro ordini di custodia cautelare in carcere per i componenti di una stessa famiglia rom: Danilo Levakovic, 26 anni, condannato in Cassazione a dieci anni per l’omicidio Fadani, la moglie Erica Bellotti di 22, la sorella Nadia Levakovic di 22 e la madre Clelia Spinelli di 51. I provvedimenti cautelari sono stati firmati dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa su richiesta del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni. L’indagine, condotta dai carabinieri del nucloe operativo di Alba Adriatica, è partita all’inzio del 2013. In questo lungo frangente, i carabinieri hanno ricostruito nel dettaglio quella che era, con ogni probabilità, una delle attività prevalenti della famiglia Levakovic, ossia lo spaccio di droga a domicilio. In più circostanze le quattro persone arrestate avrebbero ceduto eroina, cocaina, marjiuana e hashish ad una serie di tossici della zona (una quarantina quelli identificati nel corso degli appostamenti per un giro di affari di diverse migliaia di euro). La cessione della droga, come consuetudine, avveniva nel villino dei rom, la conosciuta e ben visibile casa rosa di via Bafile.   Le indagini condotte dai carabinieri hanno avuto inizio a gennaio e gia’ nei mesi scorsi avevano portato all’arresto, in flagranza di reato per spaccio di eroina, una delle tre donne. L’analisi investigativa ha consentito di identificare numerosi assuntori di sostanze stupefacenti, recuperare molte dosi e di ricostruire le attivita’ delinquenziali degli indagati, oltre ad accertare l’esistenza di un’attivita’ di spaccio regolata con modalita’ organizzative congeniate per eludere le investigazioni. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti questa mattina, al culmine anche di una perqusizione all’interno di casa Lavakovic, con l’ausilio dell’unità cinofila di Chieti con il cane Black. Le due donne più giovani, Nadia Levakovic ed Erica Bellotti, sono state ammesse ai domiciliari, per via del fatto di avere figli in tenera età. Clelia Spinelli è stati rinchiusa nel carcere di Castrogno, mentre il provvedimento cautelare è stato notificato a Danilo Levakovic nel carcere di Pescara, dove si trova detenuto per la condanna definitiva sull’omicidio Fadani.

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