L’associazione sosteneva la necessità di tutelare l’animale, non essendo specie protetta, offrendosi di pagare le spese per una recinzione. Soluzione a cui il WWF si dichiarò contrario. “Addirittura la “citellologa Donatella Policreti” con la sua sfera di cristallo prevedeva eventi di morte, barbarie e torture per il povero citello – sostiene il presidente Marcello Olivieri – Ad un certo punto accadde il colpo di scena, il citello scomparve e la Policreti rivendicò la sua capacità di veggente. Pur di avere il suo momento di visibilità, la Policreti anche pochi giorni fa ha dichiarato che lei aveva previsto la brutta fine del citello, dicendosi amareggiata perché non era riuscita a salvarlo in pieno stile superwoman casereccio. Però all’epoca dei fatti Teramo Vivi Città, in totale disaccordo con quanto affermava la “citellologa”, disse di non disperare perché non era da escludere che prima o poi il citello sarebbe riapparso da una nuova tana”. Ed il vitello è riapparso pochi giorni fa: “Il piccolo animaletto è in piena salute e mangia frutta e verdura a volontà – conclude Olivieri – E’ sotto gli occhi di tutti che il WWF e la signora Donatella Policreti hanno fatto una bruttissima figura, per cui Teramo Vivi Città auspica che questa lezione riporti con i piedi per terra chi si erge a maestri del nulla”.