Giulianova. Dovrebbe essere il fiore all’occhiello delle scuole giuliesi, una struttura recentemente rinnovata, ristrutturata e ampliata, per la quale è stato ultimamente finanziato dalla regione un progetto di messa in sicurezza sismica per oltre un milione e mezzo di euro. Parliamo delle strutture scolastiche di “zona orti”, che ospitano la scuola primaria e dell’infanzia; e usiamo il condizionale perchè sembra che, a seguito degli ultimi eventi atmosferici, all’interno dell’edificio entri acqua a catinelle, tanto che una classe è stata spostata dal primo piano al piano terra.
Il tutto a poche ore dalle dichiarazioni del sindaco sui fondi spesi per la ristrutturazione delle scuole, dove si indicava proprio la Don Milano come uno degli edifici dove sono stati spesi, e si continueranno a spendere, più soldi.
Intanto altri edifici scolastici aspettano di essere messi a norma, sia dal punto di vista sismico che funzionale. Edifici vecchi, con strutture risalenti, nel migliore dei casi, a qualche decennio fa, se non addirittura a qualche secolo, con barriere architettoniche insormontabili (la scuola dell’infanzia di bivio Bellocchio non ha un ascensore che colleghi le aule con la mensa), assediate dalla cacca dei piccioni (alla De Amicis hanno dovuto “chiudere” alcune uscite), con aule piccole e senza sistemi di sicurezza antintrusione (come dimenticare le continue sortite di ladri e vandali alla scuola primaria di via Gobelli?), condivise con altre attività (la Croce Rossa che occupa parte della media dell’Annunziata), e con palestre utilizzate da associazioni sportive, circoli anziani, ecc., con qualche problema di convivenza con le attività scolastiche.
Insomma un quadro tutt’altro che entusiasmante, che stride con i proclami dell’amministrazione, che ancora non ha dato risposta alla proposta del comitato di quartiere Frazioni di creare un polo scolastico nell’edificio dell’ex tribunale.
Ma le elezioni sono vicine e, forse, fa più rumore un finanziamento milionario che qualche goccia d’acqua che invade un’aula.