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Protesta della movida teramana: troppi locali abusivi e regole non rispettate

Teramo. Si é svolta ieri, nella sede della Confcommercio di Teramo, la riunione degli esercenti del mondo della notte. Il presidente provinciale Gianpiero D’Angelo ha riportato il discorso del presidente Nazionale Maurizio Pasca che durante il convegno di Lecce, (alla presenza del prefetto di Lecce ed anche i sindaci di Rimini, Forte dei Marmi, Cervia e altri comuni famosi per la movida) ”Il divertimento è una cosa seria. Salento nuova realtà dell’intrattenimento. Qualità, sicurezza, regole, controlli”.

Un intervento per chiarire gli aspetti che il mondo dell’intrattenimento ricopre nel mercato Italiano, infatti lo stesso Pasca ha spiegato: “non è stato scelto a caso il titolo del congresso, bensì attentamente meditato dalla Dirigenza del Silb. Turismo e divertimento costituiscono un binomio  consolidato e  che in alcune realtà  risulta  vincente.  Basti pensare a cosa accade ad Ibiza, dove intorno all’intrattenimento si è organizzata l’offerta turistica del luogo, o  quale rilevante apporto ha costituito per alcune realtà italiane come ad esempio: Rimini, Riccione, Milano Marittima, Forte dei Marmi, Jesolo, la costa Smeralda, ecc; storicamente  luoghi della cultura del divertimento notturno, o a cosa si sta verificando  oggi a  Otranto, a  Gallipoli o, ancor più, nell’intero Salento. Stiamo constatando come questo territorio, caratterizzato da bellezze naturalistiche,ricchezze di proposte culturali, ristorazione di  livello, divertimento notturno, si stia rivelando come una  nuova realtà del turismo italiano. Ed è proprio il vivere la notte che  sta giocando un ruolo sempre più importante in tale contesto. Non sono io che lo affermo, bensì i dati circa gli importanti flussi che stiamo registrando sempre più in crescita negli ultimi anni. Non è infatti un segreto il fatto che il Salento stia crescendo in maniera rilevante e che costituisca oggi una delle mete preferite dai turisti, così come il fatto che  il divertimento e l’intrattenimento notturno siano tra le  principali  attività sulle quali si basa questa crescita. E’ altresì innegabile che una proposta che veda nel divertimento notturno un aspetto trainante non può prescindere dalla qualità e dalla sicurezza di tale intrattenimento. Nasce da questa esigenza la volontà di far confrontare sul tema della qualità, delle regole  e dei controlli i nostri ospiti odierni, in rappresentanza di importanti realtà turistiche e di divertimento italiane.   L’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di far comprendere come l’intrattenimento sia un’opportunità da cogliere e da salvaguardare. Poiché  questa opportunità è data solo da quell’intrattenimento  di “qualità” che  fa della sicurezza dei  luoghi e  del rispetto delle regole i propri elementi  fondamentali. Non da quelle attività illegali che rappresentano con la loro concorrenza sleale un danno economico alle imprese regolari ed allo Stato, con l’ingente evasione fiscale che producono. Questa importante opportunità potrebbe trasformarsi in un boomerang qualora si proponesse un divertimento  scadente, svolto in luoghi non autorizzati,  senza il rispetto delle regole, da  sedicenti imprenditori improvvisati,  che antepongono il business, anche spregiudicato, ad un serio ed integrato prodotto turistico.  Un mordi e fuggi che, non avendo una visione complessiva e duratura nel tempo, non consente a tale proposta turistica di avere il respiro di cui realmente necessita”- Per quanto riguarda la provincia di Teramo, il presidente del SILB-FIPE ha lavorato e redatto un codice etico che è stato protocollato e controfirmato dal Prefetto,  dalla Questura, da tutte le forze dell’ordine e dagli operatori della notte che autoregolamenta un modello di “divertimento sicuro”. 

“Dalla riunione di ieri a Teramo, comunque, emerge – aggiunge D’Angelo – un quadro preoccupante dettato dalla crisi economica e dalla sempre più presenza di locali abusivi e dal proliferare di circoli privati mascherati da discoteche e che arrecano un danno fiscale, di immagine e di sicurezza oltre a mettere in crisi il settore con una concorrenza sleale verso chi deve adempiere a tutte le normative vigenti in materia di pubblico spettacolo. É un grido di allarme degli operatori del settore che mi impegnerò a portare nelle giuste sedi e cercherò di sensibilizzare, come è stato fatto finora, le amministrazioni e gli operatori meno sensibili all’argomento. A tutt’oggi sono ancora molti i comuni della provincia di Teramo che non hanno adottato la commissione comunale di vigilanza o che ne fanno un uso poco corretto non comunicando presso la nostra sede le eventuali convocazioni o non convocandola affatto. Abbiamo sensibilizzato l’ambiente ma se servirà, prima di far chiudere altri operatori, cominceremo a battere i pugni sulle scrivanie di amministratori sordi e ci muoveremo in collaborazione con la sede nazionale ed il settore preposto all’abusivismo per segnalare eventuali situazioni a rischio. Il settore dell’entertainment è uno dei settori trainanti dell’offerta turistica di un territorio e non possiamo negargli – conclude il presidente del SILB-FIPE – la giusta attenzione se pensiamo di rendere appetibile turisticamente la nostra provincia”.