Teramo. Il Consiglio di Stato conferma il pronunciamento del Tar che aveva di fatto reintegrato il dottor Carlo Vicentini alla guida del reparto di urologia del Mazzini di Teramo.
Non muta lo stato delle cose (il rientegro di Vicentini) il Consiglio di Stato, che di fatto ha rigettato il ricorso della Asl di Teramo. Azienda che non aveva rinnovato l’incarico con il primario per via dell’attivazione della convenzione con l’Università de L’Aquila. Il Tar, però, aveva sospeso l’efficacia del mancato convenzionamento con il professionista medico. Di fatto, dunue, Vicentini era tornato in servizio e potrà continuare a a lavorare regolarmente, visto il pronunciamento del Consiglio di Stato. Tutta la matassa, nel merito, sarà discussa sempre davanti al giudici del Tar, ma in ogni caso nel reparto di urologia non muta nulla. Emblematica poi la motivazione dei giudici amministrativi di secondo grado. “Considerato che dagli atti del giudizio di appello non sono emersi elementi di valutazione idonei a far discostare il Collegio dalle argomentazioni esposte nella ordinanza appellata”, si legge. “Rilevato, altresì, che il prof. Vicentini, a seguito della reintegrazione dal 1 ottobre 2013 nelle funzioni dirigenziali presso la UOC di Urologia del presidio ospedaliero Mazzini, sta svolgendo una intensa attività assistenziale con un fitto programma di interventi chirurgici e di visite mediche.Ritenuto, pertanto, nel bilanciamento dei contrapposti interessi che, allo stato, non appare di evidente spessore l’esigenza cautelare della ASL Teramo di evitare il possibile pregiudizio connesso alla dirigenza universitaria della UOC Urologia dell’Ospedale Mazzini”.
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http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%203/2013/201307629/Provvedimenti/201304509_15.xml