Corropoli. “L’Unione dei Comuni Città-Territorio Val Vibrata, conferisce incarico legale avverso il programma denominato “Colle dei nidi”, così come aveva preannunciato la Giunta Complessiva della Città-Territorio”. Lo ha annunciato il presidente Umberto D’Annuntiis, aggiungendo di aver dato seguito al provvedimento deliberativo n. 80 in cui esprimeva il proprio dissenso all’avvio del programma di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio della provincia di Teramo e Ascoli Piceno.
I 12 Comuni vibratiani seguono la strada già intrapresa da Bellante, Campli e Mosciano ed invece non sostenuta dalla Provincia di Teramo con le successive polemiche degli ambientalisti. D’Annuntiis ha precisato che “pur non avendo alcuna competenza istituzionale in materia, I sindaci della Val Vibrata ritengono che debbano essere parte attiva nello stimolare le giuste politiche sui propri territori e incaricano un legale per predisporre ricorso al Tar contro il permesso rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico; tale permesso sembrerebbe irregolare poiché si ritiene che lo stesso debba essere preceduto dalla V.I.A., e che in sede V.I.A., e in sede di rilascio da parte della regione, avrebbe dovuto registrarsi l’incompatibilità del progetto con il programma regionale di sviluppo del territorio, in quanto il progetto interesserebbe persino aree naturali protette”.
Secondo il Presidente dell’Unione dei Comuni vibratiani “la provincia di Teramo e la Val Vibrata puntano e credono molto in un futuro di green economy per il proprio territorio, data la sua innata vocazione turistica, che ne ha fatto negli anni un fiore all’occhiello per tutta la regione. I cittadini e gli amministratori difatti hanno sempre mostrato nel tempo una spiccata sensibilità ed attenzione alla tutela del proprio territorio. Dunque rifacendosi al principio, riconosciuto dal diritto internazionale, di precauzione, la preoccupazione delle popolazioni locali sulle conseguenze che tali insediamenti potrebbero comportare per la salute pubblica e per l’economia continua ad essere grande. La Val Vibrata perderebbe l’immagine verde che le appartiene con danni economici e alla qualità della vita. Per queste motivazioni – conclude D’Annuntiis – la Giunta dell’Unione dei Comuni rinnova il proprio dissenso al programma di ricerca intraprendendo tutte le iniziative idonee a contrastare tale programma”.