Tombini otturati o asfaltati: rischio allagamenti per Giulianova FOTO

tombino10Giulianova. Lo avevamo già segnalato sulle nostre pagine ed era stato oggetto di polemiche tra comune e varie forze politiche e, qualche tempo fa, tra Giulianova Patrimonio e Comitato di Quartiere Lido. Parliamo degli oltre 7.000 tombini per il deflusso delle acque piovane presenti in città, che un reportage fotografico riportato su facebook, sul gruppo “giù le mani dai giuliesi” mostra, inequivocabilmente, otturati da detriti vari.

D’altra parte basta farsi un giro per la città, lido o paese o periferia, per imbattersi in decine di tombini completamente occlusi da terriccio, foglie o addirittura asfaltati! E se qualcuno si organizza in proprio, provvedendo alla pulitura del tombino di fronte casa, centinaia di altre caditoie sono inutilizzabili. Ricordavamo del botta e risposta tra comitato di quartiere Lido e Filippo Di Giambattista, amministratore unico della Giulianova Patrimonio che, a quanto pare, avrebbe l’incarico di fare manutenzione ai tombini cittadini. A seguito della segnalazione, durante un assemblea di quartiere del Lido, del problema “tombini otturati” (d’altra parte i comitati di quartiere hanno come compito principale quello di segnalare le criticità) l’amministratore della società partecipata dal Comune (che ne è socio unico) precisava quanto segue: “La Giulianova Patrimonio, incaricata dal Comune di Giulianova a partire dal 11/07/2013, provvede in modo continuativo con una squadra composta da 2-4 operatori alla pulizia dei tombini per la raccolta delle acque piovane sull’intero territorio comunale. L’attenzione nella manutenzione è ancora più alta nelle zone della città ove il rischio di allagamento è più elevato. Per avere un’idea del lavoro svolto, si prenda a riferimento il periodo agosto-settembre, il numero dei tombini puliti in viale Orsini, è stato pari a 135, nello stesso periodo in via Matteotti n.29, in via Marconi n.50 in via Parini n.40 e così di seguito per citare solo alcune vie del quartiere “Lido”. Dunque, sarebbe bastato, come si evince chiaramente, chiedere alla società per evitare di diffondere informazioni non corrispondenti al vero e che mortificano il lavoro di chi opera con il solo fine di rendere un servizio alla cittadinanza. Tutto può essere migliorato ma la verità dei fatti non deve essere alterata”.

 

Dichiarazioni sicuramente veritiere, peccato che i tombini, come già scritto, siano più di 7.000 (e 135 è lo 1,95%), e che quindi l’opera di pulitura dovrebbe essere più estesa e costante, atteso che la Giulianova Patrimonio ha avuto l’incarico già nel luglio 2012 (determina dirigenziale n. 981 reg.gen. –  142 reg. settore) ed è stata anche liquidata, in acconto e a saldo (quindi i lavori dovrebbero essere stati conclusi) come testimoniano l’acconto con determina dirigenziale del febbraio 2013 n.231 reg.gen. – 86 reg. settore e la liquidazione finale con  determina dirigenziale n. 314 reg. gen. – 107 reg. settore, dopo un paio di impegni di spesa sempre a favore della stessa società (ottobre 2012 e febbraio 2013).

 

Evidentemente tale opera di pulizia non è stata sufficiente (ma sarebbe utile, anche per fugare ogni dubbio, conoscere in che cosa consisteva l’incarico, visto che sull’albo pretorio on line del Comune non è possibile scaricare gli allegati alle determine dirigenziali), ed occorre uno sforzo maggiore per ripulire i tombini che sono soggetti, con il tempo, a chiudersi di nuovo a causa delle foglie e dei detriti, interessando tutto il territorio comunale e non solo le strade “a maggior rischio di allagamento”.

RDM

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